Stucchi rococò e la celebre "Cavalcata": visite alla Chiesa di San Giuseppe di Scicli
La Chiesa di San Giuseppe a Scicli
Cattedrali barocche e piccole chiese nascoste, circoli e palazzi nobiliari, musei, giardini e persino un piccolo teatro: "Le Vie dei Tesori" debuttano a Ragusa, Modica e Scicli con tre weekend alla scoperta dei gioielli del Val di Noto in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Ubicata al centro dell'omonimo quartiere, uno dei più antichi della città di Scicli, si trova un piccolo gioiello cinquecentesco: è la Chiesa di San Giuseppe famosa, soprattutto, per la spettacolare "Cavalcata" che si ripete ogni anno a ridosso delle celebrazioni del Santo, con la rievocazione biblica della Fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
In origine, era una cappella privata della famiglia Miccichè. Dopo il terremoto del 1693, fu ricostruita nel 1722 nella sua attuale veste barocca. La facciata concava accoglie e invita alla visita di una delle opere più sfarzose del rococò sciclitano. L’interno è uno scrigno di stucchi bianchi, ma anche, dorati e blu.
Vi si custodisce una preziosa statua di sant’Aggrippina, in marmo dipinto, risalente al 1497, attribuita allo scultore Gabriele Di Battista. Numerose le opere settecentesche, tra le quali pregevoli sculture di Pietro Padula e Pietro Cultaro.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Ubicata al centro dell'omonimo quartiere, uno dei più antichi della città di Scicli, si trova un piccolo gioiello cinquecentesco: è la Chiesa di San Giuseppe famosa, soprattutto, per la spettacolare "Cavalcata" che si ripete ogni anno a ridosso delle celebrazioni del Santo, con la rievocazione biblica della Fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
In origine, era una cappella privata della famiglia Miccichè. Dopo il terremoto del 1693, fu ricostruita nel 1722 nella sua attuale veste barocca. La facciata concava accoglie e invita alla visita di una delle opere più sfarzose del rococò sciclitano. L’interno è uno scrigno di stucchi bianchi, ma anche, dorati e blu.
Vi si custodisce una preziosa statua di sant’Aggrippina, in marmo dipinto, risalente al 1497, attribuita allo scultore Gabriele Di Battista. Numerose le opere settecentesche, tra le quali pregevoli sculture di Pietro Padula e Pietro Cultaro.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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