Sulle Favole di Leonardo da Vinci: le illustrazioni e i testi del palermitano Beppe Madaudo
"La penna e il temperino", illustrazione di Beppe Madaudo (part.)
Leonardo da Vinci non fu solo il genio e l'innovatore conosciuto per le opere artistiche e per le macchine avveniristiche ma anche narratore di metafore e indovinelli. In occasione del cinquecentesimo anniversario della morte del genio, il Loggiato San Bartolomeo ospita "Le Favole di Leonardo da Vinci" dell'artista palermitano Beppe Madaudo (Palermo, 1950).
La mostra, che anticipa l'uscita del libro "L’inchiostro e la carta – riflessioni grafiche sulle favole di Leonardo" - edito da Armando Editore - si compone di 59 tavole tra illustrazioni e testi, con introduzione di Santo Versace, come riflessione sulle favole leonardesche. Inoltre, saranno in mostra 13 personali rivisitazioni dei dipinti di Leonardo da Vinci, realizzati dall'artista per l’esposizione.
«Ho immaginato, scritto e illustrato tanti libri nella mia vita, ma è in questo che - spiega Beppe Madaudo - ho voluto condensarne come in un collage, le varie esperienze formali e stilistiche riunendole per una volta tutte, non solo idealmente, insieme. Ho dato inchiostro e colore alla "voce" di Leonardo con immagini veloci come il fulmine e che, spero, possano arrivare col rumore del tuono».
"Favole", come metafore di una condizione umana che sfida gli elementi, imponendo leggi che ne muteranno per sempre l'originaria armonia. All'uomo che, messosi al centro di un ideale universo, tiranneggia la natura, Leonardo dedica queste favole, brevi come il fulmine ma a cui è il tuono a dare voce.
Oggi, che la rivolta della natura è in atto, giungono come premonizione e monito. Si possono definire favole, metafore, bizzarri e ironici indovinelli ma sono, soprattutto, avvertimenti che, a cinquecento anni dalla morte del suo autore, si rivelano amaramente profetiche.
La mostra, che anticipa l'uscita del libro "L’inchiostro e la carta – riflessioni grafiche sulle favole di Leonardo" - edito da Armando Editore - si compone di 59 tavole tra illustrazioni e testi, con introduzione di Santo Versace, come riflessione sulle favole leonardesche. Inoltre, saranno in mostra 13 personali rivisitazioni dei dipinti di Leonardo da Vinci, realizzati dall'artista per l’esposizione.
«Ho immaginato, scritto e illustrato tanti libri nella mia vita, ma è in questo che - spiega Beppe Madaudo - ho voluto condensarne come in un collage, le varie esperienze formali e stilistiche riunendole per una volta tutte, non solo idealmente, insieme. Ho dato inchiostro e colore alla "voce" di Leonardo con immagini veloci come il fulmine e che, spero, possano arrivare col rumore del tuono».
"Favole", come metafore di una condizione umana che sfida gli elementi, imponendo leggi che ne muteranno per sempre l'originaria armonia. All'uomo che, messosi al centro di un ideale universo, tiranneggia la natura, Leonardo dedica queste favole, brevi come il fulmine ma a cui è il tuono a dare voce.
Oggi, che la rivolta della natura è in atto, giungono come premonizione e monito. Si possono definire favole, metafore, bizzarri e ironici indovinelli ma sono, soprattutto, avvertimenti che, a cinquecento anni dalla morte del suo autore, si rivelano amaramente profetiche.
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