"Suoni, parole, segni, oltre i muri": una performance itinerante all’Oratorio dei Bianchi di Palermo
L'Oratorio dei Bianchi di Palermo
"Notte dei Bianchi. Suoni, parole, segni, oltre i muri all’Oratorio" è la performance itinerante, curata da Alfio Scuderi e organizzata da Terzo Millennio di Andrea Peria, protagonista all’Oratorio dei Bianchi di Palermo, sabato 7 dicembre dalle 21 alle 24. L'ingresso è gratuito.
In scena le performance di Angelo Sicurella (musica elettronica), Gianni Gebbia (sax solo), Silvia Ajelli (narrazione), Igor Scalisi Palminteri (pittura), Dario Sulis (percussioni) e Giovanna Velardi (danza).
Un laboratorio creativo nello spazio, una costruzione estemporanea d’immagini, musica, danza e parole, in cui sei artisti/performer saranno invitati attraverso altrettante performance dal vivo a raccontare/interpretare le opere e i luoghi dell’Oratorio dei Bianchi.
Il risultato sarà una grande installazione, una "mostra vivente", un percorso unico ed originale in cui i linguaggi del contemporaneo si fonderanno con l’arte classica e con la storia della città, per ribadire con forza l’unicità dell’arte e delle arti, fuori da schemi e da categorie.
Le performance degli artisti si fonderanno con le opere d’arte esposte, con i luoghi dell’Oratorio e con la loro storia, provando a diventare per una notte un’opera unica. I linguaggi del contemporaneo si mischieranno in unica creazione, in un originale ed inedito percorso per quadri dentro lo spazio. L'iniziativa è inserita nell’ambito di "BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo".
In scena le performance di Angelo Sicurella (musica elettronica), Gianni Gebbia (sax solo), Silvia Ajelli (narrazione), Igor Scalisi Palminteri (pittura), Dario Sulis (percussioni) e Giovanna Velardi (danza).
Un laboratorio creativo nello spazio, una costruzione estemporanea d’immagini, musica, danza e parole, in cui sei artisti/performer saranno invitati attraverso altrettante performance dal vivo a raccontare/interpretare le opere e i luoghi dell’Oratorio dei Bianchi.
Il risultato sarà una grande installazione, una "mostra vivente", un percorso unico ed originale in cui i linguaggi del contemporaneo si fonderanno con l’arte classica e con la storia della città, per ribadire con forza l’unicità dell’arte e delle arti, fuori da schemi e da categorie.
Le performance degli artisti si fonderanno con le opere d’arte esposte, con i luoghi dell’Oratorio e con la loro storia, provando a diventare per una notte un’opera unica. I linguaggi del contemporaneo si mischieranno in unica creazione, in un originale ed inedito percorso per quadri dentro lo spazio. L'iniziativa è inserita nell’ambito di "BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo".
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