Teatralità in architettura e qualità scenica dei teatri d'Italia: la mostra a Villa Zito

Particolare di un'opera di Patrizia Mussa
Dal 7 giugno e fino all'8 settembre, Villa Zito a Palermo ospita la mostra di Patrizia Mussa "Teatralità - Architetture per la meraviglia", a cura di Antonio Calbi.
Di formazione fotografa d'architettura, Patrizia Mussa mostra oltre settanta immagini di grande formato con interventi di coloritura a mano che restituiscono un percorso di analisi sulla teatralità in architettura e sulla qualità scenica dei teatri di tutta Italia.
Luoghi deputati "ad esercitare l'immaginario", come scrive il curatore, e che l'artista rilegge e riconsegna in una luce nuova e piena di incanto.
La mostra viene inaugurata giovedì 6 giugno alle 18.00 e aperta al pubblico dall'indomani.
Dai primi teatri non provvisori di Vicenza, Sabbioneta e Parma, che segnano il passaggio dai teatri di corte agli edifici veri e propri, al Teatro alla Scala di Milano, dal Teatro San Carlo di Napoli al Teatro La Fenice di Venezia, dal Teatro Regio di Torino al Teatro Argentina di Roma, dal Teatro della Pergola di Firenze al Teatro Massimo di Palermo, unitamente ad alcune architetture che testimoniano la vocazione "teatrale" di certa architettura civile italiana: come la Reggia di Venarìa, quella di Stupinigi, la Reggia di Caserta, Palazzo Grimani a Venezia.
In mostra non sono solo fotografie descrittive del sontuoso patrimonio architettonico teatrale, ma l'idea stessa del teatro quale "agorà sociale", luogo per la comunità in cui riunirsi, guardare ed essere guardati.
Visite dal giovedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00).
Di formazione fotografa d'architettura, Patrizia Mussa mostra oltre settanta immagini di grande formato con interventi di coloritura a mano che restituiscono un percorso di analisi sulla teatralità in architettura e sulla qualità scenica dei teatri di tutta Italia.
Luoghi deputati "ad esercitare l'immaginario", come scrive il curatore, e che l'artista rilegge e riconsegna in una luce nuova e piena di incanto.
La mostra viene inaugurata giovedì 6 giugno alle 18.00 e aperta al pubblico dall'indomani.
Dai primi teatri non provvisori di Vicenza, Sabbioneta e Parma, che segnano il passaggio dai teatri di corte agli edifici veri e propri, al Teatro alla Scala di Milano, dal Teatro San Carlo di Napoli al Teatro La Fenice di Venezia, dal Teatro Regio di Torino al Teatro Argentina di Roma, dal Teatro della Pergola di Firenze al Teatro Massimo di Palermo, unitamente ad alcune architetture che testimoniano la vocazione "teatrale" di certa architettura civile italiana: come la Reggia di Venarìa, quella di Stupinigi, la Reggia di Caserta, Palazzo Grimani a Venezia.
In mostra non sono solo fotografie descrittive del sontuoso patrimonio architettonico teatrale, ma l'idea stessa del teatro quale "agorà sociale", luogo per la comunità in cui riunirsi, guardare ed essere guardati.
Visite dal giovedì alla domenica, dalle 10.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00).
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