"Totò e la sua radiolina" allo Spazio Franco: empatia e gentilezza ai Cantieri alla Zisa

Eletta Del Castillo
Nuovo appuntamento di "Scena Nostra", la rassegna dedicata al meglio della creazione contemporanea, che si svolge a Palermo, allo Spazio Franco dei Cantieri Culturali della Zisa.
Questa volta, in scena c'è Totò e la sua radiolina sul palco dal 5 al 7 aprile, sempre alle 21.00.
Uno spettacolo di Giada Baiamonte, giovane autrice palermitana, che restituisce uno spaccato diverso del teatro che verrà. Gli interpreti sono Eletta Del Castillo e Nicolò Prestigiacomo.
Un molo, una panchina, un ritardato ed una puttana. Totò ogni giorno compra delle caramelle e va a sedersi sulla sua panchina al molo. Sa di non poterle mangiare, ma la sua ingenuità gli fa credere che il mare non svelerà mai il suo segreto.
Un uomo che viene chiamato scemo, scimunitu, luaccu e ritardato, mai col proprio nome, e forse per questo ha sempre paura di sbagliare.
Anche Gisella ogni giorno va molo. Pensa di sentirsi meno sola, pensa che il mare non sia altro che l’insieme delle lacrime sofferenti che non trovano pace... un po' come lei.
Cosa unisce due poli opposti e a loro volta emarginati? L’empatia. Su questo argomento Platone disse: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii Gentile".
Disegno luci e costumi di Andrea Schirmenti, scenografie di Danilo Zisa.
Questa volta, in scena c'è Totò e la sua radiolina sul palco dal 5 al 7 aprile, sempre alle 21.00.
Uno spettacolo di Giada Baiamonte, giovane autrice palermitana, che restituisce uno spaccato diverso del teatro che verrà. Gli interpreti sono Eletta Del Castillo e Nicolò Prestigiacomo.
Un molo, una panchina, un ritardato ed una puttana. Totò ogni giorno compra delle caramelle e va a sedersi sulla sua panchina al molo. Sa di non poterle mangiare, ma la sua ingenuità gli fa credere che il mare non svelerà mai il suo segreto.
Un uomo che viene chiamato scemo, scimunitu, luaccu e ritardato, mai col proprio nome, e forse per questo ha sempre paura di sbagliare.
Anche Gisella ogni giorno va molo. Pensa di sentirsi meno sola, pensa che il mare non sia altro che l’insieme delle lacrime sofferenti che non trovano pace... un po' come lei.
Cosa unisce due poli opposti e a loro volta emarginati? L’empatia. Su questo argomento Platone disse: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii Gentile".
Disegno luci e costumi di Andrea Schirmenti, scenografie di Danilo Zisa.
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