Tre donne, un urlo di amore e libertà: Pamela Villoresi è Frida Khalo in "Viva la vida"

Pamela Villoresi è Frida Kahlo in "Viva la Vida"
Uno spettacolo intimo e innovativo che racconta una Frida Kahlo intima e contemporanea, liberamente tratto dal romanzo di Pino Cacucci: "Viva la vida" debutta per la nuova stagione del teatro Biondo di Palermo e vede protagonista la direttrice artistica Pamela Villoresi in un innovativo progetto di Gigi Di Luca, che ne cura anche adattamento e regia.
Pamela Villoresi interpreta il ruolo dell'artista mentre la body painter le dipinge sul corpo nudo i segni dell'arte di Frida, sulle note di Chavela Vargas, portando in scena l'ultimo atto della sua esistenza, un ultimo viaggio fatto di pensieri, immagini e ricordi che si muovono in un'atmosfera onirica. Il lento abbandono di un'artista arrivata al capolinea, che sta finalmente per liberarsi dalla sua prigionia di sofferenza.
Una Frida intima e contemporanea che prende vita in compagnia di altre due figure femminili: Veronica Bottigliero, una body painter che le dipinge sul corpo nudo i segni dell’arte e che rappresenta la Pelona, maschera simbolica della morte, e Lavinia Mancusi, che interpreta la cantante Chavela Vargas, ultima amante dell’artista.
«Viva la vida è un omaggio a Frida Khalo – afferma Pamela Villoresi – è una sorta di inventario della sua vita e della sua arte. Il testo di Gigi Di Luca, tratto dal romanzo di Cacucci, racconta il suo ultimo rapporto d’amore, quello con la cantautrice Chavela Vargas. Dalle parole e dalle vite esemplari di queste due donne, che hanno imposto al mondo il rispetto per ciò che erano e per quello che facevano, scaturisce una forza straordinaria, la capacità di trasformare una situazione di svantaggio e di dolore in un’occasione di vita».
"Viva la vida" è il ritratto di una donna, Frida, capace di prendere la propria sofferenza e convertirla in poesia: l'anima di una donna forte, profondamente legata alle proprie radici.
In lei scorre il fuoco della passione e dell'amore, declinati verso il suo Diego, le donne, l'arte, il Messico, la sua stessa vita così sfuggente e travagliata, trascorsa in una perenne, vertiginosa altalena con la morte.
In scena tre donne per un urlo alla vita, di amore e libertà.
Pamela Villoresi interpreta il ruolo dell'artista mentre la body painter le dipinge sul corpo nudo i segni dell'arte di Frida, sulle note di Chavela Vargas, portando in scena l'ultimo atto della sua esistenza, un ultimo viaggio fatto di pensieri, immagini e ricordi che si muovono in un'atmosfera onirica. Il lento abbandono di un'artista arrivata al capolinea, che sta finalmente per liberarsi dalla sua prigionia di sofferenza.
Una Frida intima e contemporanea che prende vita in compagnia di altre due figure femminili: Veronica Bottigliero, una body painter che le dipinge sul corpo nudo i segni dell’arte e che rappresenta la Pelona, maschera simbolica della morte, e Lavinia Mancusi, che interpreta la cantante Chavela Vargas, ultima amante dell’artista.
«Viva la vida è un omaggio a Frida Khalo – afferma Pamela Villoresi – è una sorta di inventario della sua vita e della sua arte. Il testo di Gigi Di Luca, tratto dal romanzo di Cacucci, racconta il suo ultimo rapporto d’amore, quello con la cantautrice Chavela Vargas. Dalle parole e dalle vite esemplari di queste due donne, che hanno imposto al mondo il rispetto per ciò che erano e per quello che facevano, scaturisce una forza straordinaria, la capacità di trasformare una situazione di svantaggio e di dolore in un’occasione di vita».
"Viva la vida" è il ritratto di una donna, Frida, capace di prendere la propria sofferenza e convertirla in poesia: l'anima di una donna forte, profondamente legata alle proprie radici.
In lei scorre il fuoco della passione e dell'amore, declinati verso il suo Diego, le donne, l'arte, il Messico, la sua stessa vita così sfuggente e travagliata, trascorsa in una perenne, vertiginosa altalena con la morte.
In scena tre donne per un urlo alla vita, di amore e libertà.
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