Tre opere en plein air dell’artista Giampaolo De Filippi sulla facciata di palazzo Bonocore
Dettaglio di una delle tre opere esposte
Tre opere en plein air sulla facciata di palazzo Bonocore in piazza Pretoria, a Palermo dell’artista leccese Giampaolo De Filippi, docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, dal titolo “Dal reale al virtuale, andata e ritorno”, allestita sino al 30 maggio e visibile tutto il giorno.
Un’esposizione che fa parte del progetto "Ballarò tra storia, cultura, tradizioni e linguaggi di strada", promosso dall'associazione Officina Ballarò, inserito nell’elenco dei grandi eventi di Palermo Capitale della Cultura 2018, con la collaborazione di iWorld e Radio Off.
Tre grandi tele in acrilico, di centimetri 155 x 335 ciascuna, poste a ridosso delle persiane del primo piano dell’edificio del XVI secolo, che si affaccia sul cortile del Palazzo delle Aquile sulla storica fontana Pretoria, detta della Vergogna, realizzata dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani fra il 1552 e il 1555.
Un’esposizione che punta al mondo dei Social: l’artista propone dei selfie che dal reale sono passati al virtuale e che ora, attraverso i dipinti esposti, al reale ritornano. È un invito da parte dell’artista ad una riflessione sul mondo reale e su quello virtuale, nonché all’uso smodato dei Social.
Proprio nell’ambito dei Social l’artista invita gli spettatori a diventare protagonisti dell'evento, interagendo con progetto aperto, pubblicando i propri selfie, con alle spalle i selfie dipinti sulla pagina Facebook di Officina Ballarò e di Radio Off restituendo al virtuale ciò che dal reale proviene. Da qui il sottotitolo: “fatti un selfie coi selfie”.
Un’esposizione che fa parte del progetto "Ballarò tra storia, cultura, tradizioni e linguaggi di strada", promosso dall'associazione Officina Ballarò, inserito nell’elenco dei grandi eventi di Palermo Capitale della Cultura 2018, con la collaborazione di iWorld e Radio Off.
Tre grandi tele in acrilico, di centimetri 155 x 335 ciascuna, poste a ridosso delle persiane del primo piano dell’edificio del XVI secolo, che si affaccia sul cortile del Palazzo delle Aquile sulla storica fontana Pretoria, detta della Vergogna, realizzata dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani fra il 1552 e il 1555.
Un’esposizione che punta al mondo dei Social: l’artista propone dei selfie che dal reale sono passati al virtuale e che ora, attraverso i dipinti esposti, al reale ritornano. È un invito da parte dell’artista ad una riflessione sul mondo reale e su quello virtuale, nonché all’uso smodato dei Social.
Proprio nell’ambito dei Social l’artista invita gli spettatori a diventare protagonisti dell'evento, interagendo con progetto aperto, pubblicando i propri selfie, con alle spalle i selfie dipinti sulla pagina Facebook di Officina Ballarò e di Radio Off restituendo al virtuale ciò che dal reale proviene. Da qui il sottotitolo: “fatti un selfie coi selfie”.
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