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"Tripolis", un nipote e la nonna: un secolo di storia (e di vita) in scena al Teatro Altante

  • Teatro Atlante - Palermo
  • 17 marzo 2023 (evento concluso)
  • 21.00
  • 10 euro
  • Biglietti acquistabili online sul sito del Teatro Atlante o al botteghino del teatro (mezz'ora prima dell'inizio dello spettacolo). Per partecipare allo spettacolo è necessario avere la tessera Arci 2022/2023 (4 euro, sarà possibile fare la tessera presso il teatro). Info al numero Whatsapp 366 5010982
Balarm
La redazione

Dario Muratore (foto di Silvana Piatti)

Un giovane uomo chiede a una vecchia donna quali siano le tracce della propria origine. La Libia, Tripoli, la colonia italiana è il nome che ispira il nuovo spettacolo che fa parte della stagione del Teatro Atlante di Palermo.

"Tripoli", di e con Dario Muratore (Frazioni Residue), va in scena venerdì 17 marzo alle 21.00.

Attraverso il topos Nonna/Nipote viene evocato un secolo di storia, di vita, di morte ma soprattutto d’incontro tra due identità: quella del colonizzatore e del colonizzato, quella italiana e quella araba che si ritrovano a condividere una terra, una città, un deserto, un’anima.

Cocci di vita di una donna italiana, colonizzatrice, culturalmente fascista. La sua storia, la sua visione intima e la sua alterità nei confronti del dominato. Ma cosa succede quando l’Italia perde il dominio politico e la situazione improvvisamente si ribalta?

L’arabo ritorna a essere il padrone della propria terra e l’italiano diviene ajsnabi, straniero. Tripolis è un progetto che parte dalla memoria per costruire, mantenere e donare eredità alle nuove generazioni. Tripolis racconta la resistenza personale di una donna italiana a Tripoli durante il colonialismo in Libia e la resistenza araba al dominio italiano.

La sua famiglia, il rapporto con l’Altro, gli arabi e le varie comunità presenti in quel momento storico a Tripoli, la resistenza araba che avanza, il fratello Mahal.

Il testo è una drammaturgia originale: parte dai racconti familiari di una nonna con cui l’autore ha convissuto per circa dieci anni; ed è attraverso di lei, e non solo, che la narrazione si sviluppa. Sono tutti fatti realmente vissuti anche se filtrati dai ricordi, dalla memoria storica e dalla tessitura drammaturgica.

Lo spettacolo ha avuto una menzione speciale THEATRICAL-MASS, indetto da Campo Teatrale, a Milano e ha vinto il Premio Ethnos Generazioni (Salerno) nel 2021.
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