Tullio Solenghi porta in scena Mozart: lo spettacolo al Regina Margherita di Caltanissetta

Tullio Solenghi
Tullio Solenghi è il protagonista del prossimo spettacolo in programma al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta per la stagione organizzata dall’Amministrazione comunale e impaginata dall’assessore Marcella Natale.
Giovedì 3 febbraio, alle ore 21.00, l’attore genovese con la sua sapiente ironia e prorompente personalità si unisce al "Trio d’archi di Firenze" per portare in scena "Mittente: Wolfgang Amadé Mozart".
Lo spettacolo offre una vera e propria immersione nel mondo di uno dei più grandi geni della storia della musica.
Grazie all’accostamento di alcune lettere, scelte all’interno del suo sterminato carteggio, con uno dei suoi ultimi capolavori cameristici, si traccia un ritratto umanissimo e sorprendente di Wolfgang Amadeus Mozart, ripercorrendo le fasi della sua esistenza di cui si scoprono le relazioni affettive e i temi più cari al compositore di Salisburgo toccando diversi registri espressivi, dal burlesco all’ironico, dal grottesco al tragico.
Il "Trio d’archi di Firenze" (Patrizia Bettotti al violino, Carmelo Giallombardo alla viola e Lucia Labella Danzi al violoncello) esegue quello che è considerato, tra le opere di Mozart, un capolavoro assoluto per ricchezza dell’invenzione armonica e contrappuntistica, e per la varietà espressiva del gioco tematico, pieno di sentimenti e stati d’animo.
Giovedì 3 febbraio, alle ore 21.00, l’attore genovese con la sua sapiente ironia e prorompente personalità si unisce al "Trio d’archi di Firenze" per portare in scena "Mittente: Wolfgang Amadé Mozart".
Lo spettacolo offre una vera e propria immersione nel mondo di uno dei più grandi geni della storia della musica.
Grazie all’accostamento di alcune lettere, scelte all’interno del suo sterminato carteggio, con uno dei suoi ultimi capolavori cameristici, si traccia un ritratto umanissimo e sorprendente di Wolfgang Amadeus Mozart, ripercorrendo le fasi della sua esistenza di cui si scoprono le relazioni affettive e i temi più cari al compositore di Salisburgo toccando diversi registri espressivi, dal burlesco all’ironico, dal grottesco al tragico.
Il "Trio d’archi di Firenze" (Patrizia Bettotti al violino, Carmelo Giallombardo alla viola e Lucia Labella Danzi al violoncello) esegue quello che è considerato, tra le opere di Mozart, un capolavoro assoluto per ricchezza dell’invenzione armonica e contrappuntistica, e per la varietà espressiva del gioco tematico, pieno di sentimenti e stati d’animo.
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