Un capolavoro di Bach all'Immacolatella: il concerto del Trio GoldbergK a Palermo

Trio GoldbergK (foto di Paola Mendola)
Secondo appuntamento per Primaestate, il ciclo di concerti dell’ associazione Kandinskij che domenica scorsa ha dovuto rinunciare in corsa al concerto di apertura dell’ensemble Il Serpotta (per indisposizione di una delle cantanti) e lo recupererà il 9 luglio.
E intanto si prepara al nuovo concerto, uno dei più attesi del cartellone.
Domenica 4 giugno, alle 19.00, all’Oratorio dell’Immacolatella il Trio GoldbergK - composto da Francesco La Bruna (violino), Chiara Bellavia (viola) e Antonino Saladino (violoncello) - eseguirà le Variazioni Goldberg BWV 988 nella trascrizione per trio d’archi del grande violinista russo Sitkovetsky dedicata a Glenn Gould.
Se esiste un brano che meglio di tutti può sintetizzare quello che è stato il barocco in musica, si tratta probabilmente delle Variazioni Goldberg di Bach: riportate alla luce nell’Ottocento dopo un lungo oblio, le Goldberg costituiscono uno dei più alti esempi della poetica barocca; resta famosa una delle più notevoli interpretazioni mai eseguite in musica classica, quella leggendaria appunto di Glenn Gould nel 1954.
La rassegna dell’Associazione Kandinskij, diretta da Aldo Lombardo, è sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Regione Siciliana (Legge 44/85 Associazioni concertistiche), e ha come partner di prestigio l’European Orgel Festival, l’AIAM (Associazione italiana Attività Musicali), la Casa discografica Diafonè, il SiMuA (Sistema Museale di Ateneo), la Compagnia dell’Immacolata Concezione e Coopculture.
E intanto si prepara al nuovo concerto, uno dei più attesi del cartellone.
Domenica 4 giugno, alle 19.00, all’Oratorio dell’Immacolatella il Trio GoldbergK - composto da Francesco La Bruna (violino), Chiara Bellavia (viola) e Antonino Saladino (violoncello) - eseguirà le Variazioni Goldberg BWV 988 nella trascrizione per trio d’archi del grande violinista russo Sitkovetsky dedicata a Glenn Gould.
Se esiste un brano che meglio di tutti può sintetizzare quello che è stato il barocco in musica, si tratta probabilmente delle Variazioni Goldberg di Bach: riportate alla luce nell’Ottocento dopo un lungo oblio, le Goldberg costituiscono uno dei più alti esempi della poetica barocca; resta famosa una delle più notevoli interpretazioni mai eseguite in musica classica, quella leggendaria appunto di Glenn Gould nel 1954.
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Non si sa molto della nascita delle Variazioni Goldberg, la prima fonte che le cita è il testo “La vita, le opere e il genio di Johann Sebastian Bach” del musicologo e organista tedesco Johann Nikolaus Forkel nel 1802, che riporta la testimonianza dei due figli più anziani di Bach, Carl Philip Emanuel e Wilhelm Friedemann, che raccontano come fossero state composte da Bach per il giovane virtuoso e suo allievo quindicenne Goldberg che suonava spesso per il conte Keyserlingk, in quel periodo ambasciatore russo alla corte dell’ Elettore di Sassonia.La rassegna dell’Associazione Kandinskij, diretta da Aldo Lombardo, è sostenuta dal Ministero della Cultura e dalla Regione Siciliana (Legge 44/85 Associazioni concertistiche), e ha come partner di prestigio l’European Orgel Festival, l’AIAM (Associazione italiana Attività Musicali), la Casa discografica Diafonè, il SiMuA (Sistema Museale di Ateneo), la Compagnia dell’Immacolata Concezione e Coopculture.
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