Un gioiello di architettura e memoria: apertura straordinaria serale del Real Teatro Bellini
Il Real Teatro Bellini di Palermo (foto di Vincenzo Russo)
Incastonato tra i gioielli dell'arte arabo normanna nella scenografica piazza Bellini, tra le storie dei dolci delle suore di Santa Caterina e dei marmi siciliani: il Real Teatro Bellini di Palermo apre straordinariamente al pubblico per le visite serali sabato 27 aprile, dalle 18 a mezzanotte.
Si tratta del primo appuntamento guidato dagli operatori culturali di Terradamare, un'occasione per immergersi nelle memorie del teatro più antico della città visitandone tutti i punti, dalla platea al palco Reale, nel racconto delle trasformazioni del sito architettonico e dei 350 anni della sua vita.
Un'imponente riformulazione che riporta alla memoria di questo spazio personaggi come Donizetti, Eleonora Duse, Gabriele D'Annunzio e lo stesso Vincenzo Bellini: dalla sua origine come Travaglino, nel periodo seicentesco, un piccolo "magaseno" dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia, fino ai diversi ampliamenti, per divenire il fastoso Teatro Carolino, in onore dei sovrani borboni e, infine, nel periodo post risorgimentale diventare il teatro dedicato al celebre compositore catanese.
L'incendio che l'ha devastato non ha cancellato la traccia di uno degli edifici teatrali più antichi in Italia, in cui le maggiori opere teatrali furono realizzate, in cui le celebri Eleonora Duse, Sarah Bernahrdt e Gabriele D'annunzio varcarono la porta dell'edificio.
Ma la storia del Teatro Bellini, si rinnova, si inserisce in altri binari narrativi, dove poter mostrare non solo uno dei monumenti più rappresentativi della città, ma una sinergia artistica che ne riveli le attuali potenzialità culturali.
Si tratta del primo appuntamento guidato dagli operatori culturali di Terradamare, un'occasione per immergersi nelle memorie del teatro più antico della città visitandone tutti i punti, dalla platea al palco Reale, nel racconto delle trasformazioni del sito architettonico e dei 350 anni della sua vita.
Un'imponente riformulazione che riporta alla memoria di questo spazio personaggi come Donizetti, Eleonora Duse, Gabriele D'Annunzio e lo stesso Vincenzo Bellini: dalla sua origine come Travaglino, nel periodo seicentesco, un piccolo "magaseno" dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia, fino ai diversi ampliamenti, per divenire il fastoso Teatro Carolino, in onore dei sovrani borboni e, infine, nel periodo post risorgimentale diventare il teatro dedicato al celebre compositore catanese.
L'incendio che l'ha devastato non ha cancellato la traccia di uno degli edifici teatrali più antichi in Italia, in cui le maggiori opere teatrali furono realizzate, in cui le celebri Eleonora Duse, Sarah Bernahrdt e Gabriele D'annunzio varcarono la porta dell'edificio.
Ma la storia del Teatro Bellini, si rinnova, si inserisce in altri binari narrativi, dove poter mostrare non solo uno dei monumenti più rappresentativi della città, ma una sinergia artistica che ne riveli le attuali potenzialità culturali.
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