"Un gioiello medievale nell'antico quartiere ebraico": visita alla Chiesa di San Giovannello a Siracusa
La Chiesa di San Giovannello a Siracusa
Venticinque monumenti aperti al pubblico tra siti inediti, chiese, cappelle e piccoli musei: Siracusa apre le porte per "Le Vie dei Tesori", con itinerari in programma ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
"Un gioiello medievale nell’antico quartiere ebraico", visita alla Chiesa di San Giovannello. Un gioiellino di architettura medievale a Ortigia, nell’antico quartiere ebraico. La basilica di San Giovanni Battista, più conosciuta come San Giovannello, fu edificata sui resti della basilica paleocristiana del IV secolo, voluta dal vescovo Germano. Conserva la facciata e l’impianto originari del 1380.
Il portale è abbellito con un gran rosone che sembra un merletto, e che, però, non è centrato, a causa di modifiche e rimaneggiamenti subiti dall’edificio nel corso dei secoli, soprattutto nel 1700. L’interno, a tre navate, è sobrio, con archi ogivali. Fino al 1900, nelle celle campanarie che si trovano ancora, c’erano due campane, ma furono rimosse. Anche diverse tele e varie opere d’arte non ci sono più, trasportate in altre chiese o musei. Negli ultimi decenni, la chiesa era stata adibita a luogo di eventi culturali, ma recentemente è tornata a essere solo destinata al culto.
La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
"Un gioiello medievale nell’antico quartiere ebraico", visita alla Chiesa di San Giovannello. Un gioiellino di architettura medievale a Ortigia, nell’antico quartiere ebraico. La basilica di San Giovanni Battista, più conosciuta come San Giovannello, fu edificata sui resti della basilica paleocristiana del IV secolo, voluta dal vescovo Germano. Conserva la facciata e l’impianto originari del 1380.
Il portale è abbellito con un gran rosone che sembra un merletto, e che, però, non è centrato, a causa di modifiche e rimaneggiamenti subiti dall’edificio nel corso dei secoli, soprattutto nel 1700. L’interno, a tre navate, è sobrio, con archi ogivali. Fino al 1900, nelle celle campanarie che si trovano ancora, c’erano due campane, ma furono rimosse. Anche diverse tele e varie opere d’arte non ci sono più, trasportate in altre chiese o musei. Negli ultimi decenni, la chiesa era stata adibita a luogo di eventi culturali, ma recentemente è tornata a essere solo destinata al culto.
La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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