Un grande manifesto tra agricoltura e narrazione: "San Marzano 2" a Castelbuono

Il Museo Civico di Castelbuono annuncia i prossimi interventi nell'ambito del progetto "Ecosistemi Connessi. Museo e Comunità Post-Varietali" degli artisti Aterraterra (Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani), a cura di Maria Rosa Sossai.
Il progetto di Aterraterra analizza in modo critico alcuni aspetti relativi all'agricoltura, come la disciplina, il controllo, la semplificazione degli ecosistemi e le costruzioni narrative sulla "naturalità".
Il 15 luglio (e fino al primo agosto), nello spazio pubblico di Castelbuono in via Dante Alighieri, viene affisso un grande cartellone (6x3m) raffigurante il dettaglio di un pomodoro San Marzano.
L'opera intende sovvertire il modello narrativo egemonico che raffigura il pomodoro come frutto perfetto, brillante e levigato, simbolo di genuinità, naturalità e italianità.
Il titolo "San Marzano 2" fa riferimento alla storia di una varietà di pomodoro ricostruita geneticamente dopo che la tipologia originaria "San Marzano" fu distrutta nel 1991 da una virosi e cancellata dal Registro Nazionale delle varietà orticole.
L'immagine ingigantita del pomodoro espone invece la polpa, le fibre e i semi del frutto da una prospettiva ravvicinata, svelandone così la trama organica, cromaticamente cangiante e tattile di un corpo vegetale che appare seducente e respingente allo stesso tempo.
Il capovolgimento di prospettiva sottrae centralità alla forma esterna dalla pelle perfetta e lucente, elemento cruciale nelle narrazioni sul San Marzano e sulla sua presunta naturalità.
Il progetto di Aterraterra analizza in modo critico alcuni aspetti relativi all'agricoltura, come la disciplina, il controllo, la semplificazione degli ecosistemi e le costruzioni narrative sulla "naturalità".
Il 15 luglio (e fino al primo agosto), nello spazio pubblico di Castelbuono in via Dante Alighieri, viene affisso un grande cartellone (6x3m) raffigurante il dettaglio di un pomodoro San Marzano.
L'opera intende sovvertire il modello narrativo egemonico che raffigura il pomodoro come frutto perfetto, brillante e levigato, simbolo di genuinità, naturalità e italianità.
Il titolo "San Marzano 2" fa riferimento alla storia di una varietà di pomodoro ricostruita geneticamente dopo che la tipologia originaria "San Marzano" fu distrutta nel 1991 da una virosi e cancellata dal Registro Nazionale delle varietà orticole.
L'immagine ingigantita del pomodoro espone invece la polpa, le fibre e i semi del frutto da una prospettiva ravvicinata, svelandone così la trama organica, cromaticamente cangiante e tattile di un corpo vegetale che appare seducente e respingente allo stesso tempo.
Il capovolgimento di prospettiva sottrae centralità alla forma esterna dalla pelle perfetta e lucente, elemento cruciale nelle narrazioni sul San Marzano e sulla sua presunta naturalità.
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