Un incantevole e raffinato gioiello ottocentesco: le visite al Teatro comunale Sollima di Marsala
Il Teatro comunale "Eliodoro Sollima" di Marsala
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre. Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni (leggi l'articolo di approfondimento).
Apre le porte al pubblico il Teatro comunale "Eliodoro Sollima", un incantevole gioiello ottocentesco, raffinato esempio di teatro all’italiana. La sua storia inizia l’11 maggio 1807, quando il re Ferdinando IV di Borbone diede a don Leopoldo Fedele il permesso di “costruire un teatro stabile”.
Fedele a sua volta passò la licenza a tale Giovanni Nuccio che avviò i lavori e completò nel 1817 il “Regio Teatro San Francesco” aperto fino al 1824: anno in cui Nuccio, malato, decise per un “testamento in forma mistica” in cui ordinava al fratello Andrea, di “ridurre ad altro uso il Teatro di sua pertinenza entro un anno dalla sua morte”. Clausola misteriosa, contro cui insorsero i marsalesi che non volevano privarsi del teatro, che nel 1840 fu infatti espropriato. La prima regolare stagione risale invece, al 1850.
Nel 1916 ospitò un’opera oggi scomparsa dal repertorio come “Goffredo Mameli” di Leoncavallo, scritta proprio in quell’anno dal musicista partenopeo per perorare la causa degli interventisti.
Dopo essere diventato cinema e sala comizi, ospitò la famosa Scuola musicale comunale. Oggi è intitolato al grande compositore marsalese Eliodoro Sollima.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
Apre le porte al pubblico il Teatro comunale "Eliodoro Sollima", un incantevole gioiello ottocentesco, raffinato esempio di teatro all’italiana. La sua storia inizia l’11 maggio 1807, quando il re Ferdinando IV di Borbone diede a don Leopoldo Fedele il permesso di “costruire un teatro stabile”.
Fedele a sua volta passò la licenza a tale Giovanni Nuccio che avviò i lavori e completò nel 1817 il “Regio Teatro San Francesco” aperto fino al 1824: anno in cui Nuccio, malato, decise per un “testamento in forma mistica” in cui ordinava al fratello Andrea, di “ridurre ad altro uso il Teatro di sua pertinenza entro un anno dalla sua morte”. Clausola misteriosa, contro cui insorsero i marsalesi che non volevano privarsi del teatro, che nel 1840 fu infatti espropriato. La prima regolare stagione risale invece, al 1850.
Nel 1916 ospitò un’opera oggi scomparsa dal repertorio come “Goffredo Mameli” di Leoncavallo, scritta proprio in quell’anno dal musicista partenopeo per perorare la causa degli interventisti.
Dopo essere diventato cinema e sala comizi, ospitò la famosa Scuola musicale comunale. Oggi è intitolato al grande compositore marsalese Eliodoro Sollima.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
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