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Un Maestro severo e un giovane soprano: "La serva padrona" di Roberto Catalano al teatro Massimo

  • Teatro Massimo - Palermo
  • 15, 16, 29 febbraio 2020
    1 marzo 2020 (evento concluso)
  • Sabato alle 11.00 e alle 16.00, domenica alle 11.00
  • 10 euro (intero), 8 euro (ridotto)
  • Biglietti acquistabili presso la biglietteria del Teatro Massimo da martedì a domenica dalle 9.30 alle 18.00 e un’ora prima dello spettacolo
Al Teatro Massimo di Palermo (Sala Onu) per due weekend va in scena "La serva padrona" con la drammaturgia e regia di Roberto Catalano: appuntamento sabato 15 e domenica 16 febbraio e sabato 29 e domenica primo marzo.

I costumi sono di Alberto Cavallotti, gli elementi di scena a cura di Roberto Lo Sciuto mentre a Vittorio Di Matteo è affidato il suono.

Dirige l’Orchestra del Teatro Massimo il Maestro Tommaso Ussardi. In scena nel doppio ruolo di Uberto e del severo direttore artistico vi saranno Lorenzo Grante e Giuseppe Esposito, Serpina e le cantanti Fanny Delacroix e Camilla Turbata saranno, alternandosi nelle repliche e nei ruoli, Federica Maggì, Martina Mazzola e Mariangela Di Stefano, nei panni di Vespone e del tecnico del suono che assiste il Maestro ci sarà l’attore Alessio Barone.

L’intermezzo buffo di Gennarantonio Federico musicato da Giovan Battista Pergolesi nel 1733 diviene il punto di partenza per raccontare la storia di un severo Maestro che nella Sala Onu del Teatro Massimo fa delle audizioni per l’opera che andrà in scena a breve. 

Un giovane soprano, benché impaurita, affronta con coraggio l’audizione e, nonostante il Maestro le abbia ingiunto di rinunciare al canto, gli propone invece, con l’aiuto dell’orchestra, di mettere in scena "La serva padrona" di Pergolesi per mostrare le proprie capacità. 

Al direttore artistico chiede di interpretare il bisbetico Uberto, lei sarà Serpina, la vivace protagonista che finisce per sposare il padrone. Sfruttando le opportunità che le offre il ruolo, il soprano riesce a ribaltare la situazione.

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