Tributo a Luigi Nono: il concerto a cento anni dalla nascita ai Cantieri alla Zisa
Monica Benvenuti
L'associazione Kandinskij, diretta dal maestro Aldo Lombardo, torna in scena a Palermo con la XXXIII stagione concertistica dei "Concerti di PrimaEstate".
Con programmi musicali sempre prevalentemente rivolti alla grande tradizione musicale europea, i concerti sono realizzati con il contributo del Mic (Ministero della cultura) e della Regione Siciliana.
Il prossimo appuntamento è il concerto-tributo a Luigi Nono, in programma domenica 2 giugno, alle 19.00, allo Spazio Franco dei Cantieri alla Zisa di Palermo.
In occasione del centenario della nascita del compositore veneziano, l'associazione Kandinskij raccoglie l’invito del centro di ricerca e produzione musicale "Tempo Reale" che propone un un omaggio completo al compositore veneziano, in uno spazio non canonico (i Cantieri della Zisa) come erano alcuni siti dove Nono amava suonare.
Protagonista di "Improvvisamente Nono", uno degli interpreti principali della musica del compositore come Giancarlo Schiaffini (tuba) e il soprano Monica Benvenuti, già musa di Sylvano Bussotti, con Tempo Reale (Live electronics e regia del suono).
Il concerto ha aperto il "Tempo Reale festival", recuperando una pietra miliare della produzione impegnata di Nono come "La fabbrica illuminata" del 1964, per soprano e nastro magnetico, frutto delle voci e dei suoni registrati nell’acciaieria Ansaldo di Genova, poi riprocessati elettronicamente.
Compositore e scrittore italiano, Luigi Nono, oltre che nella musica, fu impegnato come uomo politico.
Utilizzò spesso testi politici nei suoi lavori.
"Il canto sospeso" (1955), che gli diede fama internazionale, è basato su frammenti di lettere di condannati a morte della Resistenza europea; "La fabbrica illuminata" (1964), per soprano, coro e nastro magnetico, denuncia le pessime condizioni degli operai nelle fabbriche di quegli anni.
E ancora, "Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz" (1966), è tratto dalle musiche di scena di un dramma di Peter Weiss ambientato nel campo di concentramento.
Mise in musica testi di poeti e scrittori celebri, come Giuseppe Ungaretti, Cesare Pavese, Federico García Lorca, Pablo Neruda, Paul Éluard.
Con programmi musicali sempre prevalentemente rivolti alla grande tradizione musicale europea, i concerti sono realizzati con il contributo del Mic (Ministero della cultura) e della Regione Siciliana.
Il prossimo appuntamento è il concerto-tributo a Luigi Nono, in programma domenica 2 giugno, alle 19.00, allo Spazio Franco dei Cantieri alla Zisa di Palermo.
In occasione del centenario della nascita del compositore veneziano, l'associazione Kandinskij raccoglie l’invito del centro di ricerca e produzione musicale "Tempo Reale" che propone un un omaggio completo al compositore veneziano, in uno spazio non canonico (i Cantieri della Zisa) come erano alcuni siti dove Nono amava suonare.
Protagonista di "Improvvisamente Nono", uno degli interpreti principali della musica del compositore come Giancarlo Schiaffini (tuba) e il soprano Monica Benvenuti, già musa di Sylvano Bussotti, con Tempo Reale (Live electronics e regia del suono).
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Il progetto nasce dalla collaborazione tra Tempo Reale - il centro di ricerca fondato nel 1987 da Luciano Berio - e uno degli interpreti principali della musica di Nono come Schiaffini. Il concerto ha aperto il "Tempo Reale festival", recuperando una pietra miliare della produzione impegnata di Nono come "La fabbrica illuminata" del 1964, per soprano e nastro magnetico, frutto delle voci e dei suoni registrati nell’acciaieria Ansaldo di Genova, poi riprocessati elettronicamente.
Compositore e scrittore italiano, Luigi Nono, oltre che nella musica, fu impegnato come uomo politico.
Utilizzò spesso testi politici nei suoi lavori.
"Il canto sospeso" (1955), che gli diede fama internazionale, è basato su frammenti di lettere di condannati a morte della Resistenza europea; "La fabbrica illuminata" (1964), per soprano, coro e nastro magnetico, denuncia le pessime condizioni degli operai nelle fabbriche di quegli anni.
E ancora, "Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz" (1966), è tratto dalle musiche di scena di un dramma di Peter Weiss ambientato nel campo di concentramento.
Mise in musica testi di poeti e scrittori celebri, come Giuseppe Ungaretti, Cesare Pavese, Federico García Lorca, Pablo Neruda, Paul Éluard.
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