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Un parco per l'arte contemporanea in Sicilia: a Noto torna la nuova edizione di "Photology AIR"

  • Tenuta Busulmone - Noto (Sr)
  • Dal 26 giugno al 3 novembre 2019 (evento concluso)
  • Visitabile (dal 22 giugno al 31 agosto) dal martedì alla domenica dalle 16.30 alle 20.30; (dall'1 al 29 settembre), dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 19.00; (dall'1 ottobre al 3 novembre) dal martedì alla domenica dalle 14.00 alle 18.00
  • 10 euro (intero), 7 euro (ridotto), 50 euro (card con ingresso gratuito tutti i giorni di apertura), ingresso gratuito (bambini fino a 12 anni, disabili e accompagnatore, professori Membership, Card Photology AIR, giornalisti con accredito)
  • Per info telefonare al numero 051 444425
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La redazione

"Seven Magic Mountains – Moon Light", (Dry Lake, Nevada, 2016–2018). Foto di Gianfranco Gorgoni

Nato da un'idea di Photology, galleria specializzata in fotografia fondata nel 1992 a Milano da Davide Faccioli che (nel corso degli anni) ha cambiato sedi, forma, progettualità, città su cui investire, il progetto "Photology AIR (Art In Ruins)" torna per l'edizione 2019/2020. 

Uno spazio all’aperto dedicato all’arte contemporanea, a pochi chilometri dal centro di Noto, ospitato nei trenta ettari della tenuta Busulmone, all’interno delle rovine senza tetto di un monastero del XIX secolo che, dopo i lavori di restauro, adesso è sede di mostre, film festival, residenze d’artista, laboratori e spazi per la degustazione di prodotti enogastronomici locali. 

Traendo ispirazione dal tema delle rovine come sinonimo di modernizzazione, le mostre sono allestite negli spazi restaurati senza copertura e in percorsi naturalistici all’interno della tenuta. 

Il titolo scelto per l'edizione 2019 nasce da un percorso curatoriale biennale e identificato dal manifesto ambientale "PreservAction", che costituisce l'elemento di riflessione verso le problematiche ambientali e di tutela del territorio. 
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Fino al 3 novembre la Tenuta Busulmone ospita "Prelude To PreservAction", una programmazione di eventi suddivisa in varie sezioni: "Exhibitions", con il progetto fotografico di Gianfranco Gorgoni (Roma, 1941) intitolato "Land Art in America" - il pianeta terra fotografato negli anni Sessanta durante le missioni spaziali Apollo - già esposto tra le rovine del convento ottocentesco e introdotto dalla nuova installazione "The World is Yours" di Georg Reinking.

Le esposizioni continuano nella nuova area coperta "Belvedere Collectors", una project room with a view anche adibita ad art book shop e pensata per i collezionisti d’arte più esigenti; in mostra opere di Gian Paolo Barbieri (Milano, 1935), Angelo Candiano (Modica, 1962), Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000) e Jack Pierson (Massachusetts, 1960).

"Naturalistic Trail", induce il visitatore a un’azione di walking to art nel suggestivo percorso foto-botanico "Planta Manent" di Francesca Romana Gaglione (Abruzzo, 1982) e Paolo Uccello (Sicilia), un’esperienza unica di walking to art con 15 istallazioni fotografiche site specific stampate su alluminio e dislocate lungo un suggestivo percorso di 2 km nella campagna mediterranea circostante la Tenuta Busulmone, che ritraggono la flora locale accompagnate da spiegazioni botaniche.

Per chiudere la stagione in settembre "Educational Project" con "Kids In Action", un laboratorio di didattica in collaborazione con Legambiente e il Comune di Noto per avvicinare i più giovani alla tematica ambientale.

Il progetto unisce l'obiettivo della pulizia del territorio netino a quello del linguaggio artistico derivante dal riciclo di materiali plastici, offrendo ai visitatori la possibilità di confrontarsi con opere eterogenee che rappresentano la natura come via di preservazione e tutela. 

All'esterno della Tenuta, invece, due grandi installazioni site-specific: "Dissuasore" di Franco Perrotti, ovvero un immenso e allegorico piccione in 642 sagome di betulla assemblate tra loro con cavi di metallo intrecciati (420 x 230 x 206 cm), il tutto irto di chiodi e punte, gli stessi usati per allontanarlo da tetti e cornicioni delle città.

La seconda installazione, "2 teste" del duo Monica Cuoghi e Claudio Corsello, è una scultura in stretta relazione con il luogo e i materiali locali, che unisce alla tradizione della pietra tufacea il riuso di materiale di recupero: due tubi di ferro alti 220 cm sull’estremità dei quali sono poste due teste rivolte verso Noto.
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