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Una prima nazionale al teatro Montevergini: va in scena "Il contrabbasso" di Süskind

  • Traghetti 2019/2020
  • Teatro Montevergini - Palermo
  • 22, 23, 24, 25, 26, 28, 29, 30, 31 gennaio 2020
    1, 2 febbraio 2020 (evento concluso)
  • 21.00 (22, 23, 24, 29 e 30 gennaio), 17.00 (25, 28, 31 gennaio e 1 febbraio), 18.00 (2 febbraio)
  • 17.60 euro (posto unico)
  • Info e biglietti al botteghino del Biondo (telefono 091 7738129) aperto da martedì a sabato ore 9.00-19.00, domenica ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00
Balarm
La redazione

Nello Mascia in "Il contrabbasso" (foto di Rosellina Garbo)

Il monologo di un mite contrabbassista di un’orchestra pubblica, prima opera teatrale dello scrittore Patrick Süskind: per la nuova stagione del teatro Biondo debutta in prima nazionale al teatro Montevergini di Palermo "Il contrabbasso" nel nuovo allestimento prodotto dal Teatro Biondo e diretto da Henning Brockhaus.

Insieme al protagonista Nello Mascia, in scena anche il contrabbassista Lelio Giannetto e i musicisti Alessandro Librio (violino), Vincenzo Bono (viola), Giorgio Garofalo (violoncello) e Alessandra Pipitone (pianoforte). Aiuto regista e costumista è Valentina Escobar, mentre le luci sono firmate dallo stesso Brockhaus.

La scena è stata concepita e realizzata dalle allieve del Corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo Elena Fusco, Agata La Rosa e Silvia Maimone, coordinate da Valentina Console.

La collaborazione tra il Biondo e l’Accademia ha permesso anche alle allieve del Corso di Regia Jessica Lo Verso, Roberta Mascoli e Daniela Signorino, coordinate da Claudio Collovà, di poter svolgere il ruolo di assistenti alla regia, mentre Andrea Amato, allieva del Corso di Scenografia, è stata assistente ai costumi.
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Il musicista vive in un monolocale completamente isolato dal resto del mondo. Con il passare del tempo, il suo monologo, che all’inizio sembrava un elogio del suo strumento e della carriera musicale, diventa contraddittorio e alla fine emerge la verità: il protagonista si rivela un modesto musicista di terza fila, introverso e deluso per non essere riuscito a far carriera.

Il suo lavoro lo fa star male come un detenuto in prigione, odia sia il suo contrabbasso sia i grandi compositori con i quali è costretto quotidianamente a cimentarsi, da Mozart a Wagner; il suo approccio alla loro musica è diventato semplicemente folle e paradossale. 

Fallito e frustrato, il musicista confessa anche il suo amore per la giovane cantante Sarah, alla quale però non ha mai avuto però il coraggio di rivelarsi.

Il grande regista tedesco Henning Brockhaus, per anni assistente e stretto collaboratore di Giorgio Strehler, imprime al dramma di Süskind una connotazione surreale, ambientandolo in un luogo imprecisato che potrebbe essere un’asfittica casa di riposo per anziani musicisti, nella quale giungono dall’esterno i suoni di una prova d’orchestra.
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