Vania Elettra Tam e Pupi Fuschi: le opere in mostra alla Zancle Art Project di Messina

Particolare di una delle opere della mostra "Calzini spaiati su tacco 12 (gender irony)"
Prende il via sabato 23 marzo, alle 18.00, "Calzini spaiati su tacco 12 (gender irony)", esposizione di opere di Vania Elettra Tam e Pupi Fuschi alla Galleria Zancle Art Project di Messina.
La mostra rappresenta una nuova tappa del progetto "ZAP", con l'obiettivo di portare in città la ricerca più attuale, mirando ad inserire Messina nella cartina geografica dell'arte contemporanea italiana.
"Calzini spaiati su tacco 12 (gender irony)" è visitabile a ingresso gratuito fino al 27 aprile, dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 20.00 .
La mostra lascia totale autonomia di significato alle opere limitandosi a individuare nel focus tematico "Ironia – Spostamento" il punto di incontro.
Pervase da una vena giocosa e ironica, in qualche caso onirica e surreale, le opere in mostra restituiscono una visione leggera dei ruoli di genere fissi e delle gabbie che con l'accettazione acritica di essi ci si costruisce.
I linguaggi sono parecchio diversi e le artiste fanno qui incontrare, per la prima volta, le loro creature dissacranti manifestando un'interpretazione leggera ma critica della trasformazione sociale in atto e perseguendo una rivisitazione radicale e ironica della mascolinità egoica e della femminilità isterica.
La mostra rappresenta una nuova tappa del progetto "ZAP", con l'obiettivo di portare in città la ricerca più attuale, mirando ad inserire Messina nella cartina geografica dell'arte contemporanea italiana.
"Calzini spaiati su tacco 12 (gender irony)" è visitabile a ingresso gratuito fino al 27 aprile, dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 20.00 .
La mostra lascia totale autonomia di significato alle opere limitandosi a individuare nel focus tematico "Ironia – Spostamento" il punto di incontro.
Pervase da una vena giocosa e ironica, in qualche caso onirica e surreale, le opere in mostra restituiscono una visione leggera dei ruoli di genere fissi e delle gabbie che con l'accettazione acritica di essi ci si costruisce.
I linguaggi sono parecchio diversi e le artiste fanno qui incontrare, per la prima volta, le loro creature dissacranti manifestando un'interpretazione leggera ma critica della trasformazione sociale in atto e perseguendo una rivisitazione radicale e ironica della mascolinità egoica e della femminilità isterica.
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