Viaggio introspettivo tra luce e ombra: la mostra "Confina Menti" di Giko a Bagheria
Particolare di un'opera di Giko
Il museo Guttuso di Villa Cattolica ospita a Bagheria, dal 12 dicembre, la mostra "Confina Menti" personale dell'artista Giacoma Venuti, in arte Giko.
L'esposizione, già presentata a Salemi e Parigi, viene inaugurata venerdì 12 dicembre alle 17.30, presenti il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Daniele Vella, la curatrice e storica dell'arte, Melissa Acquesta e l'artista.
"Confina Menti" presenta circa quaranta opere inedite realizzate da Giko durante il lungo periodo di lockdown.
Questa esperienza di distanziamento sociale e umano è diventata per l'artista una potente fonte di ispirazione e riflessione sulla crisi dei rapporti interpersonali.
Giko abbandona in questa produzione l'uso dei colori sgargianti per abbracciare la forza espressiva del bianco e nero. Questo contrasto non è solo una scelta stilistica, ma un elemento simbolico indispensabile: il gioco di opposti tra luce e oscurità, guida lo spettatore in un labirintico viaggio introspettivo nell'animo umano, esplorando il dialogo costante tra psiche ed eros, tra mente e cuore.
L'obiettivo dell'artista è chiaro: destare le coscienze sopite e spingere l'umanità a liberarsi dai condizionamenti, "estrapolando il chiarore dall'oscurità dell'intolleranza, dell'autocommiserazione e dell'isolamento".
Al Museo Guttuso di Villa Cattolica, dal 12 dicembre 2025 all'1 febbraio 2026, visitabile ogni giorno dalle 9.00 alle 18.00.
L'esposizione, già presentata a Salemi e Parigi, viene inaugurata venerdì 12 dicembre alle 17.30, presenti il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Daniele Vella, la curatrice e storica dell'arte, Melissa Acquesta e l'artista.
"Confina Menti" presenta circa quaranta opere inedite realizzate da Giko durante il lungo periodo di lockdown.
Questa esperienza di distanziamento sociale e umano è diventata per l'artista una potente fonte di ispirazione e riflessione sulla crisi dei rapporti interpersonali.
Giko abbandona in questa produzione l'uso dei colori sgargianti per abbracciare la forza espressiva del bianco e nero. Questo contrasto non è solo una scelta stilistica, ma un elemento simbolico indispensabile: il gioco di opposti tra luce e oscurità, guida lo spettatore in un labirintico viaggio introspettivo nell'animo umano, esplorando il dialogo costante tra psiche ed eros, tra mente e cuore.
L'obiettivo dell'artista è chiaro: destare le coscienze sopite e spingere l'umanità a liberarsi dai condizionamenti, "estrapolando il chiarore dall'oscurità dell'intolleranza, dell'autocommiserazione e dell'isolamento".
Al Museo Guttuso di Villa Cattolica, dal 12 dicembre 2025 all'1 febbraio 2026, visitabile ogni giorno dalle 9.00 alle 18.00.
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