Villino Florio e Villino Ida protagonisti del week end: le visite didattiche (e gratuite) a Palermo

Il Villino Florio all'Olivuzza a Palermo
Le visite riguardano il Villino Florio all’Olivuzza, residenza giovanile di Vincenzo Florio junior, emblematico capolavoro di Ernesto Basile, visitabile venerdì 10 (alle 21.00 e alle 22.00) e il Villino Ida, visitabile sabato 11 (alle 11.00 e alle 12.00) costruito a partire dal 1903, sempre dal celebre architetto che qui abitò insieme alla famiglia e che dedicò alla moglie.
Entrambi gli edifici, saranno presto parte integrante dell'itinerario del Liberty, istituito dal governo regionale e che sarà inaugurato a breve.
Villino Florio fu realizzato verso la fine dell’800 dall’architetto palermitano Ernesto Basile, come garçonnière per il giovane Vincenzo Florio Junior membro di una delle famiglie di imprenditori più ricche d’Italia nel XX secolo.
L’edificio è caratterizzato da particolarissime forme decorative tipiche dello stile Liberty e da una spiccata originalità di linee architettoniche che si riscontrano sia all’esterno che all’interno. Nel novembre del 1962 purtroppo un incendio di natura dolosa ha rovinosamente danneggiato il villino, sia nella parte esterna che negli interni, dove sono stati quasi completamente distrutti gli splendidi arredi disegnati e progettati sempre dal Basile.
Dal 1984 l’edifico è di proprietà della Regione Siciliana che ne ha promosso il restauro, ultimato nel 2009 e che ha previsto una riconfigurazione filologica voluta dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali volta al recupero degli elementi decorativi e architettonici perduti e danneggiati grazie all’ausilio di nuove tecniche computerizzate.
Villino Ida fu progettato nei primi del Novecento dall'architetto Ernesto Basile e dedicato alla moglie, da cui prende il nome. L’edificio fu residenza privata della famiglia dal 1904 al 1932, ma anche studio dove il Basile sviluppava i suoi progetti.
Il villino si sviluppa su tre piani, ed è caratterizzato da un seminterrato e da una torretta di collegamento alla terrazza. Ancora oggi è possibile ammirare le meravigliose decorazioni ideate dal Basile, che si ritrovano sulle pareti e sui soffitti, così come alcuni arredi originali dell’epoca. Esternamente di particolare interesse, è il decoro del balcone in ferro battuto, sostenuto da mensole e decorato da motivi floreali.
Il lotto su cui sorge il palazzo, era molto più vasto rispetto a quello odierno, esso era infatti circondato da un grande giardino, ormai scomparso a causa dello stravolgimento delle speculazioni edilizie avvenute nel Dopoguerra. Il villino, scampato al “Sacco di Palermo”, e oggi sede della Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo.
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