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"Visionario": dopo anni di assenza ​​​​​​​Giuseppe Guzzone torna ad esporre a Catania

  • Catania Art Gallery - Catania
  • Dal 18 giugno al 9 luglio 2019 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 20.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

"Isola dormiente", olio su tela di Giuseppe Guzzone

Negli spazi della Catania Art Gallery è visitabile fino al 9 luglio, la mostra personale di Giuseppe Guzzone (Militello Val di Catania, 1952), curata da Marcello Panascìa. Un nuovo ciclo di opere fatto di visioni oniriche, in cui filtra un amore incantato per la natura, alla ricerca di armonia ed equilibrio. 

Per l'occasione l'artista presenta isole misteriose, dipinte con i toni leggeri e delicati del turchese, dell'ocra e del giallo, solitarie in mezzo al mare. Isole in scenari immaginari che sembrano ricollegarsi all'idea del paesaggio come specchio dell'anima umana. 

«Sono antropomorfe le isole dipinte da Guzzone – scrive Alessandro Riva nel catalogo della mostra -, e rimandano alla tradizione di molta pittura surrealista, a cominciare da quella di Alberto Savinio, di cui Guzzone riprende chiaramente suggestioni, temi ed elementi ricorrenti, non disconoscendo però neppure alcuni riferimenti a un clima di ritorno tutto mentale al mezzo pittorico». 
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L'artista contemporaneo di origini militellesi, considerato tra i più interessanti nomi dell'arte contemporanea nazionale, svolge una intensa attività espositiva dal 1975, anno in cui ha partecipato alla X Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma. 

«Si è poco prudenti ancora oggi nell'indagare gli equivoci cui può dar luogo la definizione di arte realistica – scrive Marcello Panascìa nel catalogo della mostra -, l'ipotesi formale di realismo come imitazione pedissequa e oggettiva della realtà. 

Dato questo assunto, è impossibile leggere i dipinti di Giuseppe Guzzone diversamente da come lui li ha pensati, e sarebbe ingannevole catalogare le sue immaginifiche creazioni nel genere pittorico del paesaggio e del vedutismo di maniera. 

Infatti non in luoghi fisici egli ci conduce, ma nei territori irreali di una dimensione onirica: una "irrealtà" tradotta in materia pittorica, risolta nella percezione fenomenica d'una spazialità scenica di rara finezza cromatica e compositiva, secondo il paradigma di un'arte che pensa sé stessa e di una tecnica consustanziale all'arte. 

La bellezza di queste sue opere non risiede infatti nei punti di rapporto e proporzione col reale, ma in quella forma peculiare dell'indole lirica di un trascendentalismo plastico che fu peculiare della grande pittura metafisica e del realismo magico del
Novecento». 

La mostra "Giuseppe Guzzone – Visionario" è accompagnata da un catalogo, il numero 28 della collana Edizioni Elefantino, con testi critici dello stesso Marcello Panascia e di Alessandro Riva. 

Giuseppe Guzzone consegue gli studi all'Istituto Statale d'Arte di Caltagirone diplomandosi al corso di scultura all'Accademia di Belle Arti di Catania. 

Inizia nel 1971 le prime ricerche nel campo dell'incisione e nel 1975 partecipa alla "X Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma" e all'esposizione "I Convegno Regionale di Ecologia città di Noto". 

Nel 1976 comincia a insegnare all'Istituto Statale d'Arte di Catania. Espone nel frattempo a "Sicilia in Arte", Municipio di Conegliano Veneto, vince a Messina il "I Premio nazionale Antonello da Messina" e tiene una personale alla galleria "La Rada" di Catania. 

Nel 1982 inizia ad insegnare al Liceo Artistico di Catania e inaugura tre mostre personali una delle quali allestita nella Galleria "L'Angolo" di Catania. Ad oggi sono molte le mostre personali in spazi istituzionali e privati, e la partecipazione ad importanti rassegne collettive. 
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