Visita alla Chiesa di San Pietro, tra le cinque navate e l'organo più complesso d'Europa
La chiesa di San Pietro di Trapani
La città di Trapani ha deciso di partecipare alla sua prima edizione de "Le Vie dei Tesori", ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
La tradizione racconta che la Chiesa di San Pietro sia stata la prima chiesa cristiana edificata a Trapani, su un tempio pagano. Più volte ricostruita nei secoli, San Pietro nella seconda metà del 1700 fu ampliata e restaurata con la partecipazione dell'architetto Giovanni Biagio Amico, ma subito dopo rimaneggiata dal suo allievo, Lugiano Gambina. Nel 1968, restò danneggiata durante il terremoto del Belice.
In seguito, è stata consolidata e ristrutturata. Unica chiesa trapanese con cinque navate, conserva al suo interno opere di artisti locali del XVII secolo, quali i dipinti di Andrea Carreca, un Crocifisso di Giuseppe Milanti e il “San Pietro in cattedra” di Mario Ciotta. Custodisce anche l'organo più complesso d'Europa, realizzato tra il 1836 e il 1847 da Francesco La Grassa, in grado di riprodurre, grazie a un ingegnoso meccanismo, i più poliedrici effetti sonori.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
La tradizione racconta che la Chiesa di San Pietro sia stata la prima chiesa cristiana edificata a Trapani, su un tempio pagano. Più volte ricostruita nei secoli, San Pietro nella seconda metà del 1700 fu ampliata e restaurata con la partecipazione dell'architetto Giovanni Biagio Amico, ma subito dopo rimaneggiata dal suo allievo, Lugiano Gambina. Nel 1968, restò danneggiata durante il terremoto del Belice.
In seguito, è stata consolidata e ristrutturata. Unica chiesa trapanese con cinque navate, conserva al suo interno opere di artisti locali del XVII secolo, quali i dipinti di Andrea Carreca, un Crocifisso di Giuseppe Milanti e il “San Pietro in cattedra” di Mario Ciotta. Custodisce anche l'organo più complesso d'Europa, realizzato tra il 1836 e il 1847 da Francesco La Grassa, in grado di riprodurre, grazie a un ingegnoso meccanismo, i più poliedrici effetti sonori.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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