Visita tattile per conoscere i segreti del Teatro Massimo: il modellino costruito da Basile

Il cielo del teatro Massimo (foto Alessia Rotolo)
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Una visita tattile per conoscere i segreti del Teatro Massimo. Protagonisti sono l’artista Gabriella Pillitteri – esperta in esplorazione tattile – e il modellino del Teatro che si trova nel foyer, un gioiello di legno lungo due metri, largo uno e alto ottanta centimetri.
È l’archetipo con cui Giovan Battista Filippo Basile si presentò al concorso indetto dal Comune per la costruzione del Massimo, vincendolo. Tre anni fa è stato restaurato grazie a un gruppo di quattordici club service e associazioni, coordinate dall’Inner Wheel Palermo Centro.
Il modellino, diviso come una mela in quattro quarti, al suo interno riproduce minuziosamente l’originale: dai fregi alle colonne, dalle cariatidi del palco reale alla cupola emisferica, fino alle finestre ad archi e i famosi leoni bronzei.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Una visita tattile per conoscere i segreti del Teatro Massimo. Protagonisti sono l’artista Gabriella Pillitteri – esperta in esplorazione tattile – e il modellino del Teatro che si trova nel foyer, un gioiello di legno lungo due metri, largo uno e alto ottanta centimetri.
È l’archetipo con cui Giovan Battista Filippo Basile si presentò al concorso indetto dal Comune per la costruzione del Massimo, vincendolo. Tre anni fa è stato restaurato grazie a un gruppo di quattordici club service e associazioni, coordinate dall’Inner Wheel Palermo Centro.
Il modellino, diviso come una mela in quattro quarti, al suo interno riproduce minuziosamente l’originale: dai fregi alle colonne, dalle cariatidi del palco reale alla cupola emisferica, fino alle finestre ad archi e i famosi leoni bronzei.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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