Pagode, scale a chiocciola e decori: visita alla scoperta della Real Casina Cinese
											La Casina Cinese
					Con "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento) si va alla scoperta dell'antica dimora reale dei Borbone delle Due Sicilie, la Real Casina Cinese, opera realizzata in stile orientale e attualmente sede museale visitabile solo su prenotazione.
La Casina Cinese (prenota la visita) così carica di rimandi al Celeste Impero, ai turisti può venire il dubbio che i Cinesi siano stati anche in Sicilia. In realtà il suo aspetto è frutto del dilagare della passione per l’Orientalismo che contagiò anche il re Borbone Ferdinando IV.
In fuga da Napoli nel 1798 per l’incalzare delle truppe napoleoniche, Ferdinando e la regina Carolina arrivarono a Palermo accolti con gaudio dalla nobiltà palermitana.
Il re, amante della caccia, acquisì terreni e la casina alla cinese dei Lombardo che era in legno. Arrivò a corte l’architetto Venanzio Marvuglia che trasformò la casina in muratura, mantenendo lo stile, con pagode e scale a lumaca, campanellini nelle ringhiere e decori orientali.
Nacque così la palazzina di tre elevazioni. Nel piano seminterrato si trova la sala da ballo o "stanza dei venti", un ambiente ottagonale coperto a pagoda. Nel piano superiore la sala del ricevimenti con la "tavola matematica", un dispositivo che consente il "saliscendi " dei piatti dalle cucine sottostanti.
 
				
				
									La Casina Cinese (prenota la visita) così carica di rimandi al Celeste Impero, ai turisti può venire il dubbio che i Cinesi siano stati anche in Sicilia. In realtà il suo aspetto è frutto del dilagare della passione per l’Orientalismo che contagiò anche il re Borbone Ferdinando IV.
In fuga da Napoli nel 1798 per l’incalzare delle truppe napoleoniche, Ferdinando e la regina Carolina arrivarono a Palermo accolti con gaudio dalla nobiltà palermitana.
Il re, amante della caccia, acquisì terreni e la casina alla cinese dei Lombardo che era in legno. Arrivò a corte l’architetto Venanzio Marvuglia che trasformò la casina in muratura, mantenendo lo stile, con pagode e scale a lumaca, campanellini nelle ringhiere e decori orientali.
Nacque così la palazzina di tre elevazioni. Nel piano seminterrato si trova la sala da ballo o "stanza dei venti", un ambiente ottagonale coperto a pagoda. Nel piano superiore la sala del ricevimenti con la "tavola matematica", un dispositivo che consente il "saliscendi " dei piatti dalle cucine sottostanti.
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