Passeggiata: "Palermo al tempo degli arabi. Quando al Papireto c'erano i Papiri"
Nell'ambito della manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che apre le porte dei luoghi d'arte di Palermo, si svolge sabato 7 ottobre, la passeggiata "Palermo al tempo degli arabi. Quando al Papireto c'erano i Papiri".
Il mercante iracheno Ibn Hawqal che visitò Palermo nel X secolo non ebbe dubbi: in città crescevano i papiri, così grandi che si potevano fare anche i rotoli su cui scrivere le sure del Corano. Partendo da questa descrizione comincia una passeggiata, guidata dal giornalista Mario Pintagro, fra i luoghi del celebre fiume che ospitava le piante acquatiche da cui prese il nome.
Il via dal mercato delle Pulci, dove c’erano una delle cinque sorgenti e la palude del Buonriposo, che tanti problemi igienici causò a Palermo con le sue acque stagnanti. Eppure il fiume ebbe una parte non indifferente nel progresso dell’agricoltura.
Si attraversa il Capo per raggiungere l’ampio letto del fiume di un tempo per poi giungere al piano di Sant'Onofrio, alla Concerìa, piazza Pretoria e infine alla Cala. Il Papireto fu colmato e incanalato solo nel 1591, grazie al pretore Andrea Salazar.
Il mercante iracheno Ibn Hawqal che visitò Palermo nel X secolo non ebbe dubbi: in città crescevano i papiri, così grandi che si potevano fare anche i rotoli su cui scrivere le sure del Corano. Partendo da questa descrizione comincia una passeggiata, guidata dal giornalista Mario Pintagro, fra i luoghi del celebre fiume che ospitava le piante acquatiche da cui prese il nome.
Il via dal mercato delle Pulci, dove c’erano una delle cinque sorgenti e la palude del Buonriposo, che tanti problemi igienici causò a Palermo con le sue acque stagnanti. Eppure il fiume ebbe una parte non indifferente nel progresso dell’agricoltura.
Si attraversa il Capo per raggiungere l’ampio letto del fiume di un tempo per poi giungere al piano di Sant'Onofrio, alla Concerìa, piazza Pretoria e infine alla Cala. Il Papireto fu colmato e incanalato solo nel 1591, grazie al pretore Andrea Salazar.
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