Visita all'Oratorio dell'mmacolatella: un gioiello settecentesco dedicato alla vita di Maria

L'Oratorio dell'Immacolatella di Palermo
La manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre torna ad aprire le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Durante tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare l'Oratorio dell'Immacolatella.
Accanto alla Basilica di San Francesco d'Assisi, che custodisce il simulacro argenteo della Madonna portato in processione l'8 dicembre, c'è un gioiello settecentesco, decorato da Procopio Serpotta e Vincenzo Perez, dedicato alla vita di Maria.
L'oratorio dell'Immacolatella, costruito nel 1726 sotto la direzione dell'architetto Gaetana Lazzara, su commissione della Compagnia dell'Immacolata, è una testimonianza preziosa dell'antichità della devozione verso la Vergine senza macchia di peccato, di molto antecedente alla proclamazione del dogma nel 1854 da parte di Pio IX. L'affresco del soffitto con scene della vita della Vergine è opera di Vincenzo Bongiovanni.
Sull'altare il simulacro dell'Immacolata del '600, posto tra due coppie di colonne tortili in marmo rosso, con un cartiglio sorretto da putti con il motto mariano “Macula non est in te”.
Durante tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare l'Oratorio dell'Immacolatella.
Accanto alla Basilica di San Francesco d'Assisi, che custodisce il simulacro argenteo della Madonna portato in processione l'8 dicembre, c'è un gioiello settecentesco, decorato da Procopio Serpotta e Vincenzo Perez, dedicato alla vita di Maria.
L'oratorio dell'Immacolatella, costruito nel 1726 sotto la direzione dell'architetto Gaetana Lazzara, su commissione della Compagnia dell'Immacolata, è una testimonianza preziosa dell'antichità della devozione verso la Vergine senza macchia di peccato, di molto antecedente alla proclamazione del dogma nel 1854 da parte di Pio IX. L'affresco del soffitto con scene della vita della Vergine è opera di Vincenzo Bongiovanni.
Sull'altare il simulacro dell'Immacolata del '600, posto tra due coppie di colonne tortili in marmo rosso, con un cartiglio sorretto da putti con il motto mariano “Macula non est in te”.
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