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Festival del Giornalismo d’Inchiesta: le foto

Tre giornate all’insegna dell’impegno civile e della libertà di informazione, con migliaia di presenze provenienti da ogni parte d’Italia

Balarm
La redazione
  • 25 maggio 2010

Con un commosso omaggio a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e agli uomini della scorta nel diciottesimo anniversario della strage di Capaci, si è conclusa domenica sera a Marsala la seconda edizione del "Festival del Giornalismo d’Inchiesta - A chiare lettere” (tutte le informazioni reperibili al link www.balarm.it/articoli/vis.asp?idarticolo=6113). Dopo il successo dello scorso anno, da venerdì 21 a domenica 23 maggio la città dello Sbarco dei Mille è tornata ad accogliere giornalisti, intellettuali e artisti di ogni parte d’Italia che si sono confrontati su una serie di temi di particolare emergenza sociale e civile, come libertà di informazione, made in Italy, new media, giovani generazioni e nuovi italiani.

Un tema ricorrente e trasversale rispetto ai diversi convegni tenutisi nei tre giorni del Festival è stato il nuovo disegno di legge sulle intercettazioni, attualmente in discussione al Parlamento, al centro delle critiche dei numerosi giornalisti presenti al Festival, che – a partire dal direttore de “Il Fatto quotidiano” Antonio Padellaro - hanno invitato i loro colleghi alla “disobbedienza civile” nei confronti della cosiddetta “legge bavaglio”, spiegando a più riprese quanto possa penalizzare il giornalismo investigativo e – conseguentemente – il racconto del paese, a cominciare da quel che riguarda il ruolo che la criminalità organizzata continua a mantenere sul tessuto economico e sociale italiano, delle sue connivenze con il mondo politico, dei misteri che ancora avvolgono le stragi del ’92. E di mafia si è parlato spesso nelle giornate del Festival.

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Un filo conduttore che ha trovato il suo momento più toccante e partecipato proprio il 23 maggio. Una giornata che da diciotto anni ha assunto un significato diverso per tutto il Paese e che a Marsala si è aperta con un apprezzato fuori programma - l’intervento dell’attore Marco Paolini – per concludersi con uno degli appuntamenti più attesi di questa seconda edizione: l’happening “Capaci di reagire”. Un serata in cui il Teatro Impero di Marsala, pieno in ogni ordine di posto, si è stretto in un comune abbraccio a tutte le vittime di mafia, con Serena Dandini e Nando Dalla Chiesa a coordinare le toccanti orazioni civili di Margherita Asta, Francesco Stella, Benedetta Tobagi, Giulio Cavalli, Giorgio Vasta, Lella Costa, Lidia Ravera, Giovanni Chinnici, Antonella Mascali, intervallate dagli interventi musicali di Giulio Casale, di Mannarino e dei Musicanti.

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori per l’esito della manifestazione, promossa dalle agenzie Communico e Mismaonda assieme alla casa editrice “Chiare lettere” e al Comune di Marsala, con la partecipazione di un pool di sponsor privati che hanno sposato lo spirito dell’iniziativa, il Consorzio per la Tutela del Vino Marsala, Confindustria Sicilia, Zicaffè, Confcommercio Trapani, Distilleria Bianchi e Sigel, e la partnership delle Facoltà Scienze della Formazione e di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo e di Current Tv, l’emittente del premio Nobel Al Gore.

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