A 7 anni scrive versi, la mamma crede in lei: Ren, col rap da Palermo sfida i pregiudizi
Nata e cresciuta nel palermitano, la musica è da sempre il colore della sua vita. I suoi credono in lei ed è la mamma a darle il suo soprannome
Ren
Le parole si fondono e creano incastri perfetti di rime, chiavi che aprono porte di esperienze e temi personali; quelli di Ren. Nome d’arte di Aurora Pitarresi, una delle pochissime se non l’unica, rapper donna in Sicilia.
Nata e cresciuta nel comune palermitano Villabate, la musica è da sempre il colore della sua vita e un mezzo per sfidare i pregiudizi, in particolare quelli sulle donne che nel campo della musica rap riescono ad emergere solo perché compagne di qualcuno.
Un preconcetto che lei è riuscita a combattere, proprio grazie alla natura esplosiva e combattiva e alla passione.
La sua storia in note e versi, infatti, inizia da bambina quando la madre le dà il soprannome Ren e il padre instilla in lei la passione per la musica con l’ascolto di vari generi, dal pop al rap, che assorbe e interiorizza per poi esprimersi.
E lo fa a 7 anni sull’agenda della madre: «Nel rap - dice Ren - mi sono riconosciuta per il modo di esprimermi; trovare le rime e gli incastri fra le parole mi ha sempre affascinata».
Crescendo, la passione da sfumatura di vita aumenta, fino a diventare tangibile dopo l’abbandono del terzo anno di Liceo artistico. La scrittura e il rap diventano il suo rifugio fino a quando viene notata da un rapper che la coinvolge nel primo lavoro pubblico: Real talk Cypher.
«Una rubrica - prosegue - dove vengono selezionati tanti rapper, in questo caso della Sicilia, e tutti insieme fanno posse track. Non avevo intenzione di finirci, ho sempre fatto tanti freestyle, ma un po’ per scherzo, un po’ per sfida si è rivelata un’ottima scelta. Da lì è nata l’esigenza di fare canzoni, perché all’inizio mi interessava solo scrivere».
E proprio nel rap, genere in cui si sente capace, riesce a far esplodere i fuochi d’artificio che ha dentro spesso frenati dall’introversione. A ispirarla sono conoscenze ed esperienze di vita, come la mancanza che ha vissuto a 13/14 anni quando i coetanei non c’erano quasi più intorno a lei perché arrestati, persone con stili di vita differenti dal suo, oppure gli atti di bullismo ricevuti dai professori.
Nei suoi testi, oltre a se stessa e ai suoi sentimenti, include pure riferimenti ad artisti che ammira come gli Eagles e i Red Hot Chili Peppers.
Riferimenti immancabili, tutti parte di un obiettivo finale: «Far capire - dice Ren - che si può essere se stessi. Ogni tanto, mi faccio dei complessi su cose che potrei dire più educatamente e invece dico: no! Sono questa ed è giusto che la gente mi veda così. Purtroppo ci sono ideali rigidi e mi piacerebbe diffondere l’idea che una rapper donna possa non seguire degli schemi mentali e pregiudizi».
Attualmente Ren fa parte della Southside Records collettivo ed etichetta discografica siciliana composta da rapper e producer, con la quale arriveranno presto i primi lavori ufficiali.
Obiettivo da perseguire insieme a quello di portare a termine degli studi liceali interrotti. Nel frattempo, Ren sogna un futuro da grande performer e a tutte le ragazze che come lei vogliono intraprendere la strada del rap e hanno dei dubbi, consiglia di non avere incertezze e anche se «da un certo punto di vista - conclude - può essere difficile farsi prendere sul serio, una volta che ci riesci hai la strada libera perché è un settore dove non ci sono altre donne e non c’è competizione».
Nata e cresciuta nel comune palermitano Villabate, la musica è da sempre il colore della sua vita e un mezzo per sfidare i pregiudizi, in particolare quelli sulle donne che nel campo della musica rap riescono ad emergere solo perché compagne di qualcuno.
Un preconcetto che lei è riuscita a combattere, proprio grazie alla natura esplosiva e combattiva e alla passione.
La sua storia in note e versi, infatti, inizia da bambina quando la madre le dà il soprannome Ren e il padre instilla in lei la passione per la musica con l’ascolto di vari generi, dal pop al rap, che assorbe e interiorizza per poi esprimersi.
E lo fa a 7 anni sull’agenda della madre: «Nel rap - dice Ren - mi sono riconosciuta per il modo di esprimermi; trovare le rime e gli incastri fra le parole mi ha sempre affascinata».
Crescendo, la passione da sfumatura di vita aumenta, fino a diventare tangibile dopo l’abbandono del terzo anno di Liceo artistico. La scrittura e il rap diventano il suo rifugio fino a quando viene notata da un rapper che la coinvolge nel primo lavoro pubblico: Real talk Cypher.
«Una rubrica - prosegue - dove vengono selezionati tanti rapper, in questo caso della Sicilia, e tutti insieme fanno posse track. Non avevo intenzione di finirci, ho sempre fatto tanti freestyle, ma un po’ per scherzo, un po’ per sfida si è rivelata un’ottima scelta. Da lì è nata l’esigenza di fare canzoni, perché all’inizio mi interessava solo scrivere».
E proprio nel rap, genere in cui si sente capace, riesce a far esplodere i fuochi d’artificio che ha dentro spesso frenati dall’introversione. A ispirarla sono conoscenze ed esperienze di vita, come la mancanza che ha vissuto a 13/14 anni quando i coetanei non c’erano quasi più intorno a lei perché arrestati, persone con stili di vita differenti dal suo, oppure gli atti di bullismo ricevuti dai professori.
Nei suoi testi, oltre a se stessa e ai suoi sentimenti, include pure riferimenti ad artisti che ammira come gli Eagles e i Red Hot Chili Peppers.
Riferimenti immancabili, tutti parte di un obiettivo finale: «Far capire - dice Ren - che si può essere se stessi. Ogni tanto, mi faccio dei complessi su cose che potrei dire più educatamente e invece dico: no! Sono questa ed è giusto che la gente mi veda così. Purtroppo ci sono ideali rigidi e mi piacerebbe diffondere l’idea che una rapper donna possa non seguire degli schemi mentali e pregiudizi».
Attualmente Ren fa parte della Southside Records collettivo ed etichetta discografica siciliana composta da rapper e producer, con la quale arriveranno presto i primi lavori ufficiali.
Obiettivo da perseguire insieme a quello di portare a termine degli studi liceali interrotti. Nel frattempo, Ren sogna un futuro da grande performer e a tutte le ragazze che come lei vogliono intraprendere la strada del rap e hanno dei dubbi, consiglia di non avere incertezze e anche se «da un certo punto di vista - conclude - può essere difficile farsi prendere sul serio, una volta che ci riesci hai la strada libera perché è un settore dove non ci sono altre donne e non c’è competizione».
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
In Sicilia c'è un detto (davvero) bestiale: che succede se la gallina ha la "vozza china"
40.444 di Francesca Garofalo










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




