ITINERARI E LUOGHI
"A lu Puzziteddu", un'oasi magica in Sicilia: all'alba la nebbia tinge la spiaggia di rosso
Orizzonti nord-africani in una parte dell'isola selvaggia, che riserva meravigliose sorprese. Al mattino il mare evapora e avvolge il faro creando illusioni, un miraggio
La spiaggia di Lu Puzziteddu in Sicilia
E se il famoso spot di Gran Canaria Pozo Izquierdo avesse preso spunto da “lu Puzziteddu”? Un rebus che non verrà mai risolto e l’unica verità si chiama il "Pozzitello", oasi incontaminata della costa mediterranea.
Abbandonate le spiagge agrigentine e messo piede in quelle trapanesi, il turista si immerge nei lidi selinuntini, “triscinari” e nelle ampie distese di Tre Fontane senza dimenticare le coste mazaresi o il piccolo borgo di Torretta. In lontananza è visibile un faro che racconta storie secolari e leggende misteriose.
E invece, come indicato nelle cartine nautiche, una piccola (teddu) fetta di costa ha un nome originale, alquanto singolare (puzzi) che deriva dalla presenza di falde acquifere.
Nel frattempo, la strada perde i pezzi (manto) e la sabbia dorata copre i singoli residui. Un tratto di 4,5 o forse 6 km è stretto in un fazzoletto, come a testimoniare di un luogo sconosciuto.
Una spiaggia che indica un percorso ricco di elementi arabi e siculi mescolati tra loro. Mancano i servizi, le infrastrutture, i parcheggi (tranne nel tratto finale) e spesso, anche gli esseri umani.
Basta una manciata di minuti per osservare la sua estraneità con i luoghi che la precedono - in attesa che arrivi una folata di aria calda dal Nord Africa: è lo scirocco che porta con sé pensieri e culture diverse. In alcune giornate, al mattino, dal mare "evapora" una nebbia fitta che crea una luce particolare che tinge la sabbia di un colore rossastro.
Avvolge il faro - crea delle illusioni, un miraggio. È dovuto alla consistente umidità, mentre la scia forma un “pezzo di terra” che apre l’immaginazione agli orizzonti nord- africani. In verità si tratta del fenomeno chiamato "Fata Morgana".
L’ambiente nasconde un fascino irresistibile, lontano dal caos cittadino. Il Pozzitello e le sue coste sono dunose, con paesaggi vegetali naturali dove spicca la formazione sparsa del valvolo marittimo e del giglio di San Pancrazio.
Quest’ultimo, tra luglio e ottobre, si apre e il profumo, intenso, diventa percettibile nelle notti d’estate senza vento. Lo sfruttamento per fini balneari ha "quasi" cancellato la sua esistenza e oggi, è raro trovare degli esemplari.
L’acqua è cristallina e quando il vento soffia, l’onda "rompe" il mare e assume una colorazione blu-verde. Le raffiche investono la cresta e formano con la schiuma un baffo alto e uniforme. Entrano in scena gli sport acquatici. Vicino al villaggio di Kartibubbo sorge la struttura del Windresort - sotto la guida del campione e waterman Francesco Cappuzzo.
È possibile imparare il windsurf, kitesurf e wing foil. Improvvisamente i colori delle vele prendono il sopravvento e crea un’immagine a varie tinte - un arcobaleno in movimento. Lo spazio è dedicato alle famiglie senza distinzione di età che vogliono imparare, noleggiare il materiale necessario e rispettare il mare.
Gli avventurieri possono dormire nelle tende o nei bungalow (curati e attrezzati). In inverno, i professionisti si cimentano nelle pratiche del wave di fronte a venti intensi con onde che raggiungono altezze importanti. Lu “Puzziteddu” è chiuso dalla presenza di spiagge rinomate e conosciute altrove.
Trova uno spazio esiguo e questo, per alcuni, è un vanto da preservare nel tempo - un luogo che accoglie nelle dimensioni ridotte tante attenzioni. Una connessione diretta con la natura dove le condizioni sono ideali per toccare con mano una bellezza sperduta della Sicilia.
Abbandonate le spiagge agrigentine e messo piede in quelle trapanesi, il turista si immerge nei lidi selinuntini, “triscinari” e nelle ampie distese di Tre Fontane senza dimenticare le coste mazaresi o il piccolo borgo di Torretta. In lontananza è visibile un faro che racconta storie secolari e leggende misteriose.
E invece, come indicato nelle cartine nautiche, una piccola (teddu) fetta di costa ha un nome originale, alquanto singolare (puzzi) che deriva dalla presenza di falde acquifere.
Nel frattempo, la strada perde i pezzi (manto) e la sabbia dorata copre i singoli residui. Un tratto di 4,5 o forse 6 km è stretto in un fazzoletto, come a testimoniare di un luogo sconosciuto.
Una spiaggia che indica un percorso ricco di elementi arabi e siculi mescolati tra loro. Mancano i servizi, le infrastrutture, i parcheggi (tranne nel tratto finale) e spesso, anche gli esseri umani.
Basta una manciata di minuti per osservare la sua estraneità con i luoghi che la precedono - in attesa che arrivi una folata di aria calda dal Nord Africa: è lo scirocco che porta con sé pensieri e culture diverse. In alcune giornate, al mattino, dal mare "evapora" una nebbia fitta che crea una luce particolare che tinge la sabbia di un colore rossastro.
Avvolge il faro - crea delle illusioni, un miraggio. È dovuto alla consistente umidità, mentre la scia forma un “pezzo di terra” che apre l’immaginazione agli orizzonti nord- africani. In verità si tratta del fenomeno chiamato "Fata Morgana".
L’ambiente nasconde un fascino irresistibile, lontano dal caos cittadino. Il Pozzitello e le sue coste sono dunose, con paesaggi vegetali naturali dove spicca la formazione sparsa del valvolo marittimo e del giglio di San Pancrazio.
Quest’ultimo, tra luglio e ottobre, si apre e il profumo, intenso, diventa percettibile nelle notti d’estate senza vento. Lo sfruttamento per fini balneari ha "quasi" cancellato la sua esistenza e oggi, è raro trovare degli esemplari.
L’acqua è cristallina e quando il vento soffia, l’onda "rompe" il mare e assume una colorazione blu-verde. Le raffiche investono la cresta e formano con la schiuma un baffo alto e uniforme. Entrano in scena gli sport acquatici. Vicino al villaggio di Kartibubbo sorge la struttura del Windresort - sotto la guida del campione e waterman Francesco Cappuzzo.
È possibile imparare il windsurf, kitesurf e wing foil. Improvvisamente i colori delle vele prendono il sopravvento e crea un’immagine a varie tinte - un arcobaleno in movimento. Lo spazio è dedicato alle famiglie senza distinzione di età che vogliono imparare, noleggiare il materiale necessario e rispettare il mare.
Gli avventurieri possono dormire nelle tende o nei bungalow (curati e attrezzati). In inverno, i professionisti si cimentano nelle pratiche del wave di fronte a venti intensi con onde che raggiungono altezze importanti. Lu “Puzziteddu” è chiuso dalla presenza di spiagge rinomate e conosciute altrove.
Trova uno spazio esiguo e questo, per alcuni, è un vanto da preservare nel tempo - un luogo che accoglie nelle dimensioni ridotte tante attenzioni. Una connessione diretta con la natura dove le condizioni sono ideali per toccare con mano una bellezza sperduta della Sicilia.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
La Sicilia teatro della Prima Guerra Punica: l'assedio (fallito) a Palermo con gli elefanti
45.511 di Aurelio Sanguinetti -
ITINERARI E LUOGHI
Non te l'aspetti (sicuro): c'è una siciliana tra le città italiane in cui ci si diverte di più
39.916 di Redazione










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




