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A Palermo il tram resta ancora al palo: a che punto è la linea C, quando iniziano i lavori

Che fine hanno fatto i lavori della nuova linea tranviaria? Ce lo avete domandato in tanti. Lo abbiamo chiesto al Rup del progetto, l'architetto Alessandro Augello

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 10 giugno 2025

Un tram in via Leonardo da Vinci a Palermo

Il progetto della linea tranviaria C di Palermo continua a non trovare pace. Rispetto a dove ci eravamo lasciati, purtroppo i progressi sono stati pochi e il progetto è ancora in attesa del definitivo “via libera”.

La nuova linea, che prolungherà il tratto già esistente lungo viale Regione Siciliana passando dallo svincolo Calatafimi e da zona Università, per poi concludersi alla stazione centrale (e ritorno), è un’opera molto attesa dai palermitani. Tuttavia, ci sono ancora diversi nodi da sciogliere prima dell’avvio dei lavori.

Per fare chiarezza sulla situazione, abbiamo parlato con il Rup del progetto, l'architetto Alessandro Augello, che ci ha spiegato: «Abbiamo fatto un passo in avanti per quanto riguarda il parere del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma la relazione presentata è ancora in fase di valutazione.

Parallelamente sono già entrati in azione i verificatori, che stanno procedendo con l’approvazione del progetto, ma non potranno emettere il rapporto definitivo finché non saranno acquisiti tutti i pareri, incluso ovviamente quello del Mit».

Una situazione che inevitabilmente comporterà ulteriori ritardi: «Siamo in contatto diretto, in maniera costante, con il Mit – dichiara l’architetto – ma, con molta probabilità non avremo il via libera per iniziare i lavori prima della fine di luglio, se non addirittura oltre.

Speriamo che le procedure possano accelerare, ma con i tempi attuali e considerando anche la pausa estiva di agosto, è molto probabile che i cantieri non partano prima di settembre». Insomma si slitta ancora.

Per quanto riguarda invece gli interventi sulla viabilità cittadina, l’architetto sottolinea che il progetto non ha subito in questi mesi grosse modifiche: «Via Ernesto Basile sarà completamente rigenerata. I binari saranno posizionati al centro delle due carreggiate, motivo per cui si è deciso di rimuovere il viale alberato centrale.

Tuttavia, entrambi i lati verranno completamente riprogettati: saranno realizzati nuovi percorsi pedonali, piste ciclabili e due giardini lineari».

Infine, sui dubbi legati alla fermata Giulio Cesare, al numero dei binari previsti di come questi potrebbero stravolgere la storica piazza, Augello precisa: «Non parlerei di un terzo binario di percorrenza, come molti hanno frainteso. Si tratta di un binario aggiuntivo, non prioritario nella fase attuale, che potrà essere utilizzato come spazio di ricarica o, in futuro, per creare ulteriori collegamenti con nuove linee tranviarie. Ma si tratta, appunto, di una possibilità futura, non di una certezza immediata».

Altra modifica sostanziale riguarda lo svincolo Basile, ossia quello che collega via Ernesto Basile con la circonvallazione. In corrispondenza del quale, già oggi non idoneo a smaltire il traffico rilevato nelle ore di punta, è previsto di sostituire l’attraversamento sul ponte con un doppio tunnel sotterraneo.

Dunque, il tram passerà in sotterranea, grazie alla realizzazione di una galleria tranviaria. Una soluzione che dovrebbe essere utile a evitare ulteriori restringimenti della strada e interferenze con il traffico veicolare.

Secondo quanto definito nel cronoprogramma, gli interventi dovrebbero avere una durata totale di 35 mesi. Dunque, iniziando a settembre di quest'anno dovrebbero terminare non oltre il 2028.
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