BANDI E OPPORTUNITÀ
Al via il programma "Garanzia Giovani 2": le novità del 2021 per i disoccupati in Sicilia
Stanziato un piano di 165 milioni di euro che riguarda la formazione professionale, l’attivazione di tirocini e la formazione per la creazione d’impresa
In Sicilia, nella fattispecie, le nuove azioni porteranno una consistente dote finanziaria per creare nuova occupazione con delle particolarità rispetto al resto d'Italia.
Sul piatto ci sono ben 165 milioni di euro per la seconda fase siciliana di “Garanzia Giovani”; tra le novità iniziative che includeranno disoccupati fino a 35 anni e, primo caso in Italia, procedure da remoto per attivare i tirocini.
A riferirne è stato direttamente Vincenzo Silvestri - presidente nazionale della “Fondazione consulenti per il lavoro” e delegato dalla “Consulta regionale Consulenti del lavoro della Sicilia”.
«Ci è stato comunicato dall’assessore Scavone e dal nuovo dirigente generale del dipartimento Lavoro, Gaetano Sciacca, l’avvio della seconda fase di ‘Garanzia Giovani’, i cui bandi sono pronti. Il nuovo Programma ha una dotazione finanziaria di 165 milioni di euro e si articola in tre diverse azioni: la formazione in competenze professionali, l’attivazione di tirocini e la formazione per la creazione d’impresa».
I tirocini avranno durata di sei mesi e l'avvio riguarderà anche percorsi da realizzare in modalità agile per la contingenza dell'emergenza Covid.
L'indennità mensile prevista è pari a 300 euro, che sale a 500 euro per i soggetti disabili.
Il tirocinio prevederà una durata non superiore a 30 ore settimanali; saranno attivate anche misure relative alla formazione per la creazione d'impresa e all'accompagnamento al lavoro con incentivi diretti all’occupazione in varie forme.
Questa seconda fase siciliana di “Garanzia Giovani” come sottolineato da Vincenzo Silvestri fornirà un nuovo modello di operatività in merito alle attività, del genere, che verranno svolte da remoto.
«Il dirigente generale Sciacca ha emanato una direttiva che, di fatto, organizza tutta l’attività di registrazione e profilazione dei giovani da remoto. Stessa cosa potranno fare gli enti accreditati, che potranno erogare le misure di loro competenza a distanza.
Scelta molto coraggiosa che pone la Sicilia, in questo momento, ai vertici del panorama nazionale nella sperimentazione di queste modalità.
Auspichiamo che, superata l’emergenza sanitaria, si possa continuare a usare la modalità da remoto, perché per una regione così complessa e nella quale, purtroppo, il tasso di disoccupazione rimane altissimo, occorrono misure che semplifichino e che, nello stesso tempo, amplifichino l’efficacia dei servizi per il lavoro.
E la modalità da remoto ha tutte le caratteristiche per potenziare l’offerta di tali servizi».
Occhi puntati, dunque, sul futuro lavorativo della Sicilia che, come prospettato, dovrebbe in tal senso ricevere anche risorse provenienti dai fondi del "Recovery Fund".
L’investimento in infrastrutture e digitalizzazione comporterebbe, di fatto, una ingente richiesta di forza lavoro che potrebbe far risalire fortemente il tasso di occupazione in Sicilia aiutandola a colmare le diseguaglianze col resto del Paese.
Nel dettaglio le misure offerte dalla Sicilia, con diverse somme stanziate per ogni voce, riguardano le voci: Accoglienza, presa in carico, orientamento; Formazione; Accompagnamento al lavoro; Apprendistato; Tirocinio extra curriculare, anche in mobilità geografica; Servizio civile nazionale; Sostegno all'auto-impiego e all’auto-imprenditorialità; Mobilità professionale transazionale e territoriale e Bonus occupazionale.
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