TROPPA GRAZIA
Il ponte da 1 euro
Il ponte sullo Stretto si farà. Sicuro! E sarà l’orgoglio della politica economica della regione più parca d’Europa. Lo stato non finanzia? E dov’è il problema? Si può sempre fare una colletta, come proposto da due deputati regionali dell’Udc, avviando la raccolta fondi “Un euro per il ponte”. Secondo l’Ixtat, “la raccolta fondi è destinata ad avere buon fine, infatti per recuperare 6 miliardi di euro basterebbe solo coinvolgere tutti gli abitanti del pianeta. Se i costi dovessero poi lievitare, si può sempre confidare sull’incremento demografico”.
Altri superconsulenti propongono di impiegare ai semafori tutti gli ex dipendenti della “Strozzo di Messina” spu, e chiedere un euro agli automobilisti di passaggio. Così si risolverebbe anche il problema dei lavavetri e degli abusivi, che potrebbero anche essere assoldati per una buona causa. E poi non si parte proprio da zero. Intanto qualche centinaio di milioni di euro in questi trent’anni è stato speso per fotocopie, modellini 3D e bambole gonfiabili in posizione ponte. Secondo poi, un’altra sessantina di milioni si pagheranno come penale all’Impregilo che aveva vinto per un pelo la maxi gara per la realizzazione dell’opera, rischiando di arrivare ultima, cioè seconda. Pensate che brividi.
E infine, passando alle liquidità, i deputati hanno deciso di versare ben il doppio per la raccolta fondi, cioè 2 euro. L’unico dubbio che rimane ai soliti sfasciasogni è questo: se non si raccolgono 6 miliardi di euro ma solo 716 o 617, che si fa della somma raccolta? Da queste parti si propone una bella manciata e ubriacata, che magari tra i fumi dell’alcool qualcuno il ponte lo vede per davvero e finisce che canta vittoria, ci passa sopra e… punto.
In collaborazione con Pizzino
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