SANITÀ
Ci tocchiamo il viso in media 23 volte all'ora: perché è sbagliato e come possiamo evitarlo
Ai tempi del Coronavirus un gesto banale può diventare un problema: toccarsi il viso è un potenziale veicolo di trasmissione del contagio ma in parte si può rimediare
Ai tempi del Coronavirus un gesto banale come questo può diventare un serio problema. Oltre a raccomandarci di lavare bene le mani l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha battuto più volte proprio su questo punto: toccarsi il viso è un potenziale veicolo di trasmissione del contagio.
Parliamo di un'azione non solo frequente ma anche del tutto involontaria a cui non prestiamo la minima attenzione e su cui non abbiamo alcun controllo (o comunque pochissimo), alla quale è stato perfino dato un nome: un recente studio dell’Università di Lipsia lo ha chiamato spontaneous facial self-touches (sFST).
Toccarsi la faccia può essere dannoso per la nostra salute a prescindere dal Coronavirus, dal momento che con le mani tocchiamo praticamente di tutto e - non possiamo negarlo - troppo spesso sottovalutiamo l'importanza di lavarsi le mani e rimandiamo "a data da destinarsi".
Gli studi su questo gesto involontario sono ancora all'attivo ma quel che è certo è che nella gran parte dei casi toccarsi la faccia equivale a un vero e proprio tic legato alle nostre emozioni, come ansia, stress o disagio, ma anche alla noia o alla paura. Avrete sicuramente notato come questa voglia matta di sfregare gli occhi o grattare il mento o appoggiare la mano sulle labbra emerga con un tempismo perfetto proprio quando la situazione ci imporrebbe di non farlo.
Sebbene si tratti di un gesto involontario possiamo tentare di arginarlo con dei piccoli accorgimenti, aiutarci con dei "trucchetti" che di certo non lo elimineranno del tutto dalle nostre abitudini ma che possono ridurre il contatto diretto tra le mani e il volto.
Quando siamo in preda a un fastidioso prurito e l'unica cosa su sui si focalizza il nostro cervello è eliminarlo con una bella grattatina non utilizziamo le mani nude ma procuriamoci un fazzoletto. Il consiglio è appunto di tenerne sempre uno pulito a portata di mano da afferrare ogni volta che sentiamo l'impellente bisogno di portare le mani al viso.
Dato che spesso l'atto di toccarsi il viso è legato allo stress e all'ansia potremmo ovviare con qualche minuto di meditazione, pratica che fra l'altro apporta molti benefici alla nostra salute mentale e fisica, oppure se più semplicemente ci ritroviamo in uno di quei momenti in cui di fatto non sappiamo cosa fare ci vengono in soccorso palline e gadget antistress da posizionare in punti strategici della casa - quelli dove trascorriamo più tempo durante la giornata - utili non solo ad alleviare la tensione ma anche per rinforzare le mani e le braccia.
Se guardiamo il gesto da un punto di vista "clinico", spesso si tocca il viso chi soffre di secchezza oculare, soprattutto chi utilizza le lenti a contatto, caso in cui è consigliato idratare gli occhi con gocce o lacrime artificiali dalla funzione lubrificante e umidificante oppure passare direttamente agli occhiali, che fra l'altro costituiscono materialmente una barriera tra mani e occhi.
Non dimentichiamo, infine, un altro "brutto vizio" che affligge centinaia di persone: mangiarsi compulsivamente le unghie, le cuticole e nei casi più gravi addirittura i tessuti delle mani, un disturbo chiamato onicofagia dalle conseguenze nocive per la salute non soltanto per la trasmissione del virus ma anche perché causa sanguinamento, dolore, patologie dentali, disturbi allo stomaco, brutte infezioni e perfino deformità delle dita.
Tutte queste comuni situazioni dovrebbe farci capire ancora di più quanto sia importante il consiglio degli esperti in materia di prevenzione sul lavarsi regolarmente e bene) le mani. Non è un capriccio né un modo per farci diventare paranoici, semplicemente prestare più attenzione ai semplici e involontari gesti quotidiani è il mezzo più efficace per garantirci un buono stato di salute.
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