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Come ti cambio la Vucciria: cittadini di ogni età all'opera tra murales, eventi e decoro

È il comitato Vucciria: un'organizzazione informale di cittadini che, spontaneamente e liberamente, organizzano attività per promuovere pratiche virtuose

  • 9 luglio 2019

Elementi di decoro urbano che i cittadini hanno donato a Palermo, siamo in Vucciria

Avete fatto caso che la Vucciria migliora di giorno in giorno da qualche tempo a questa parte? Sono spuntati nuovi murales e nuove aiuole e davanti alla statua del Genio durante il giorno non si posteggia più nessuna macchina e i rifiuti sono diminuiti.

È grazie al comitato Vucciria, organizzazione informale di cittadini che, spontaneamente e liberamente, organizzano attività di volontario all’interno del quartiere, promuovendo pratiche virtuose di partecipazione civica.

Il loro intento è quello di rendere la Vucciria maggiormente vivibile e bella nell’aspetto, attraverso opere di street art e la realizzazione di aiuole ornamentali, nonché organizzazione di eventi sensibilizzanti.

Il comitato Vucciria nasce da una pubblica assemblea che si è svolta con la partecipazione degli esponenti della Prima Circoscrizione: una volta iniziate le assemblee non sono più riusciti a fermarle ed ecco che nasce il comitato Vucciria con l’intento di promuovere e valorizzare il territorio.
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Le risorse necessarie per realizzare questi progetti di valorizzazione, le reperiscono attraverso le sole donazioni effettuate dalla comunità del quartiere che si è mostrato ben disposto a “darsi da fare” per rendere la Vucciria un posto più bello.

Chiunque ne abbia voglia può partecipare alle attività del Comitato visto che la sua attuale struttura è informale e orizzontale, alla pari insomma. All’interno del comitato infatti troviamo persone di età tutte diverse (dai 24 ai 60 anni) che collaborano in un confronto generazionale creativo e stimolante.

Queste cose ce le ha raccontate Federico Urso, 28 anni, studente di architettura che fa formalmente parte del comitato dal febbraio 2017. È lui che si è occupato della grafica e dell’organizzazione di eventi di coinvolgimento del quartiere.

Federico ha trovato nel comitato un luogo in cui poter ricercare la sua identità ed esprimersi al meglio, poiché il comitato dà a tutti la possibilità di partecipare e manifestare le proprie idee. E a proposito di libertà di espressione Federico, dopo aver realizzato un libro per una mostra di Manifesta12lab al complesso di Sant’Antonio), a Natale ha realizzato il Presepe che si è trasformato in “People of Vucciria Emmaus”, installata lo scorso 21 giugno, con lo scopo di rappresentare l’intera comunità della Vucciria ed aumentare il senso di appartenenza al luogo.

il 21 giugno è stata una data importantissima perché è stata realizzata una grande festa dal titolo "Che Vucciria!" (noi lo avevamo detto).

Una festa che ha aperto le danze ad un vera e propria rinascita del quartiere. L’evento, proposto dalle due nuove botteghe di artigianato che hanno scommesso sulla Vucciria, Gharraf e La Bottega del Genio ha previsto l’esposizione di diversi artigiani Alab, la creazione di un orto urbano con oggetti riciclati a cura di Orto Capovolto e Tu sei la città, letture per bambini e laboratori e opere di street art realizzata dallo stesso Federico Urso, come Tuttoeniente.

«È bellissimo poter raccogliere i frutti del nostro lavoro - racconta Federico - Si sta generando un grande senso di comunità all’interno del quartiere. Anche il macellaio, Franco Corona, che ha la sua attività proprio davanti il Genio della Vucciria, ha fatto in modo da quella data che nessuno parcheggiasse più la macchina o depositasse rifiuti davanti alla statua del Genio in piazza Garraffello».

«I bambini del quartiere ci chiedono spesso quando riorganizzeremo feste di questo tipo ed i commercianti si rivolgono a noi per abbellire le proprie saracinesche. Abbiamo già preso diversi accordi con loro e pian piano le dipingeremo tutte - conclude - agli artisti però chiederemo di realizzare opere che rappresentino il legame con il territorio in modo tale da mantenere il carattere identitario della Vucciria».

Qualcosa sta incominciando a muoversi all’interno dell'antico mercato e il comitato, che non si ferma, lavora per il mantenimento delle opere già realizzate e per la produzione di nuove opere con l’auspicio che la Vucciria, sia pur senza snaturarsi, possa diventare un posto migliore.
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