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Da vittime di violenza a imprenditrici: le "Cuoche combattenti" aprono una bottega

Dopo due anni dalla nascita delle prime conserve, apre a Palermo un laboratorio e una bottega per vendere nuovi prodotti con la "famosa" etichetta antiviolenza

  • 25 settembre 2019

Le "Cuoche Combattenti"

Un sogno che è costato parecchia fatica e sofferenza, ma adesso finalmente, diventa realtà. Le lacrime questa volta sono di gioia: "Cuoche combattenti", dopo due anni dalla nascita delle prime conserve con le etichette antiviolenza, apre finalmente un laboratorio culinario e una bottega per vendere conserve, prodotti da forno e piccola pasticceria (l'inaugurazione è venerdì 27 settembre alle 18 in piazza Generale Cascino 11 a Palermo).

Nicoletta Cosentino è stata in passato vittima di violenza domestica, dopo tante peripezie è riuscita ad uscire da quell'incubo e, grazie al centro antiviolenza sulle donne ha cominciato a sognare di aprire un'impresa tutta sua.

Le sue conserve e tutti i prodotti che produce con le sue mani e con quelle di altre donne che come lei se la sono vista brutta, hanno un'etichetta con dei messaggi contro la violenza sulle donne, come: "Tu vali e sei libera sempre", "Chi ti ama non ti controlla", "Senza paura sei molto più bella". Sono circa venti i messaggi pensati per le donne.
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Nicoletta è riuscita in questa impresa perché supportata e sostenuta in questo progetto da tante associazioni e da tante persone. «Ho chiesto un prestito di microcredito con Banca Etica - racconta la donna che per tenacia non è seconda a nessuno - ventimila euro, ma non è stato semplice perché il 20 percento dell'investimento avrei dovuto coprirlo io, cosa che ho potuto fare grazie a D.I.Re (donne in rete contro la violenza) che hanno un fondo per delle "doti di libertà", ed erogano soldi a chi è in difficoltà, così sono riuscita a partire».

Cuoche combattenti è un'impresa individuale, ma Nicoletta è ambiziosa e spera di potere crescere ancora: si avvale dell'aiuto (all'occorrenza) di altre donne dell'associazione Le Onde Onlus, ma ha chiesto il supporto di alcune tirocinanti al Centro Astalli e all'associazione Pellegrino della Terra.

«La bottega aprirà con delle confetture che abbiamo appena realizzato - continua Nicoletta - extra di cipolle rosse, extra di prugne settembrine, extra di pere e noci, il pesto di melanzane. Ci saranno anche i muffin e su ordinazione si faranno dolci da forno e tante altre cose. Attualmente i prodotti di "Cuoche combattenti" sono in vendita da Qbio (a Palermo), ma presto la distribuzione si allargherà ad altre realtà. E sono in ballo già diverse collaborazioni con la Libreria Dudi, il Circolo Arci Le Giuggiole e l'associaizone Libero Gioco».

Un progetto voluto fortemente da una donna ma supportato da un'intera comunità: «I grazie che dovrei dire sono davvero tanti - conclude - dal Laboratorio Zen Insieme, all'Alberghiero Piazza al ristorante Ethnic, i centri antiviolenza e a tantissime singole persone che mi hanno aiutato molto».
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