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Spegni il telefono e goditi le oasi siciliane: 5 posti (offline) da non perdere

Un invito dolce e radicale a riconnettersi con qualcosa di più profondo: sé stessi, gli altri, e un territorio che ha molto da dire a chi sa ascoltare. Vi ci portiamo

Federica Dolce
Avvocato e scrittrice
  • 1 luglio 2025

Dimentica le notifiche. Respira. Cammina. Riscopri chi sei – nel cuore selvaggio della Sicilia. In un mondo in cui la tua giornata inizia con un ping e finisce con uno scroll, spegnere tutto può sembrare un atto rivoluzionario.

Eppure, sempre più persone scelgono di farlo. Non in salotti zen o spa ipertecnologiche, ma in mezzo alla natura più autentica: quella delle riserve naturali siciliane.

Dai sentieri scoscesi della Riserva dello Zingaro ai silenzi dorati della Riserva dello Stagnone, è boom di weekend offline, ritiri di yoga all’alba e cammini digital-free pensati per risintonizzarsi con il corpo, la mente e il paesaggio. La parola d’ordine? Digital detox.

Ma non quello freddo e punitivo, fatto di divieti e paranoie. Qui si tratta di un invito dolce e radicale a riconnettersi con qualcosa di più profondo: sé stessi, gli altri, e un territorio che ha molto da dire a chi sa ascoltare.

Cosa vi serve? Zaino leggero e cuore aperto! Non servono molto più di scarpe comode, acqua e voglia di lasciarsi sorprendere. In molti dei nuovi percorsi proposti all’interno delle riserve naturali siciliane, il cellulare viene "spento" all’ingresso.

Non in senso letterale – nessuno ti sequestra niente – ma è chiesto (e stimolato) un patto di fiducia: per un giorno, o magari per un fine settimana, si resta scollegati dal mondo digitale.

Niente selfie, niente stories, niente chat. Solo sentieri, vento, profumi, cieli che cambiano. Alla Riserva dello Zingaro, pioniera di queste esperienze, si organizzano già da alcuni mesi cammini guidati con tappe di meditazione, esercizi di respirazione, sessioni di mindfulness al tramonto e persino incontri di scrittura a mano.

«Abbiamo notato che le persone, quando lasciano il telefono nello zaino, tornano a guardarsi negli occhi», racconta Serena, guida ambientale e insegnante di yoga. «Sembra banale, ma è potentissimo».

Anche nella Riserva dello Stagnone, tra le saline e i fenicotteri rosa, si moltiplicano le proposte: dallo yoga tra i mulini a vento all’osservazione delle stelle con musica dal vivo (rigorosamente acustica).

«È un modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande», spiega Dario, educatore ambientale. «La natura qui non è solo sfondo: è maestra».

L’idea alla base di queste esperienze affonda le radici in un pensiero antico e potentemente attuale. Già Henry David Thoreau, nel 1845, si rifugiava nei boschi di Walden per dimostrare che "la semplicità, la semplicità, la semplicità" era la chiave per una vita piena. Se avesse avuto uno smartphone, probabilmente lo avrebbe lasciato a casa.

E oggi, a distanza di quasi due secoli, sempre più giovani tornano a quella intuizione. Solo che lo fanno con stile. I ritiri digital detox in Sicilia non sono esperienze ascetiche o monastiche: sono un mix di avventura e consapevolezza, tra mare e cielo, tra tradizione e voglia di futuro.

Si dorme in tende glamping o in rifugi rurali ristrutturati, si mangia cucina locale (chilometro zero, ma anche zero Wi-Fi), si chiacchiera intorno al fuoco, si scrivono lettere invece di inviare vocali. Alcuni portano con sé un taccuino, altri una macchina fotografica analogica. Il filtro più usato? Quello del tramonto.

Questo è un nuovo turismo: lento, consapevole e… autentico! Questa ondata di esperienze tech-free non è solo una moda passeggera: è parte di un più ampio movimento che sta trasformando il turismo siciliano. Si chiama turismo rigenerativo, e punta a creare un impatto positivo, tanto per chi visita quanto per chi vive il territorio.

In molte aree protette siciliane, si stanno sviluppando micro-imprese legate al benessere, all’artigianato, alla formazione esperienziale. Gli escursionisti digitali non vogliono solo "vedere" luoghi belli, vogliono stare bene in quei luoghi. E magari fare qualcosa per proteggerli.

A San Vito Lo Capo, per esempio, è nato un progetto che unisce pulizia dei sentieri, educazione ambientale e cammini silenziosi. Ogni partecipante adotta un tratto di sentiero, lo cura, lo racconta – senza hashtag, ma con la voce. E alla fine c’è anche un piccolo rito simbolico: un sasso lasciato in cima alla collina, con su scritta una parola che racchiude l’esperienza. "Gratitudine", "Ascolto", "Libertà".

Si tratta di scoprire un nuovo volto della nostra terra, unaa Sicilia che ti cambia (e ti spegne il telefono)! Chi torna da uno di questi weekend racconta di aver dormito meglio, pensato meglio, amato meglio. Sembra quasi incredibile quanto possa fare qualche giorno senza schermo.

«All’inizio ti senti smarrito. Poi cominci a sentire le cicale, il rumore del tuo respiro, i tuoi pensieri veri. È come riaccendere una parte dimenticata di te», dice Chiara, 29 anni, rientrata da un detox di tre giorni nella zona di Cavagrande del Cassibile. E poi c’è chi, in questa Sicilia ancestrale e nuova allo stesso tempo, ritrova anche un contatto con la propria memoria culturale.

Non è un caso se molti facilitatori citano Dante o Omero durante le camminate, richiamando la forza dei viaggi interiori che ogni odissea porta con sé. Come Ulisse, anche noi oggi possiamo affrontare il canto delle sirene digitali… e scegliere di legarci all’albero maestro della consapevolezza.

La parola d’ordine per accedere a questa esperienza è: riscopri la tua natura! Infatti, in un’epoca in cui si parla tanto d’intelligenza artificiale, il vero lusso sembra tornare a essere la presenza naturale.

Quella fatta di silenzi, odori di terra e sale, mani che si sfiorano, occhi che si cercano. E la Sicilia – con i suoi paesaggi mitici, la sua lentezza calda, la sua bellezza che non ha bisogno di filtri – è il luogo perfetto per fare questo viaggio.

Forse, alla fine, il miglior detox è proprio quello che non ti disintossica solo dal digitale, ma anche dal bisogno costante di essere altrove. Qui, nel cuore di una riserva naturale, puoi finalmente essere dove sei.

E non c’è app che tenga!

Vi forniamo delle informazioni utili:
• I percorsi detox sono disponibili in diverse riserve (Zingaro, Stagnone, Vendicari, Cavagrande, Nebrodi).

• Le attività variano da semplici camminate a programmi di 2-3 giorni con yoga, laboratori creativi e silenzio guidato.

• È consigliato prenotare in anticipo e dotarsi di taccuino… invece che powerbank.

• Ogni esperienza è personalizzabile: puoi scegliere tu quanto restare disconnesso. Ma una volta spento il telefono, di solito non vuoi più riaccenderlo.
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