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È il simbolo di 33 anni in cerca della verità: il Tg1 mostra la borsa di Paolo Borsellino

La borsa "di papà", conservata dal collaboratore del magistrato ucciso dalla mafia, dice Lucia Borsellino simbolo «della sacralità con cui concepiva il servizio allo Stato»

Balarm
La redazione
  • 1 luglio 2025

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Sono passati trentatrè anni. Di silenzi, depistaggi, muri di gomma. Ma allo stesso tempo di incessante ricerca della verità sul quel 19 luglio del 1992 che nessuno in Italia, e non solo, dimenticherà mai.

Un oggetto può essere un simbolo. Un'agenda rossa, una borsa consumata dall'esplosione di quel tritolo che già il 23 maggio dello stesso anno aveva già ucciso. Quel 19 luglio spazzò via mezzo quartiere di Palermo, scrivendo la parola fine sulla vita di Paolo Borsellino e della sua scorta.

La borsa che il giudice antimafia aveva con sé il giorno della strage di via D'Amelio viene mostrata in esclusiva al Tg1 per poi essere conservata in una teca di Montecitorio, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

E qui resterà fino al 30 ottobre come un monito, il simbolo tangibile di quella lotta alla mafia, di quella ricerca incessante della verità per raccontare in modo corretto, si spera al più presto, una storia che nel tempo ha cambiato diverse versioni. Una storia che ancora nessuno ha potuto scrivere davvero. Nel video a corredo dell'articolo Leonardo Zellino ha intervistato chi quella borsa l’ha custodita per 33 anni.

La borsa "di papà", conservata dalla famiglia di Carmelo Canale, collaboratore del magistrato ucciso dalla mafia, dice Lucia Borsellino «rappresenta più di ogni altro oggetto la dedizione al lavoro, la sacralità con cui nostro padre concepiva il suo servizio allo Stato e alle istituzioni».

La borsa da oggi fino al 30 ottobre sarà esposta in Transatlantico, per poi essere trasferita nell'aula della Commissione antimafia a Palazzo San Macuto.

Un oggetto che ha, come dice la presidente dell'Antimafia Chiara Colosimo, «l'odore acre e intenso della pelle bruciata. Dentro è intatta, come intatto è l'insegnamento di uomo che, solo, ha incarnato il senso del dovere più profondo, il rispetto per le istituzioni, la sete di giustizia».
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