È lontano dalle mappe, nel cuore della Sicilia: il borgo nella top ten del Guardian
Stavolta il quotidiano britannico entra nel cuore delle Madonie alla scoperta di una perla nascosta che trattiene ancora dentro di sé la bellezza autentica della Sicilia
Il borgo di Gangi
Spicca e brilla tra le dieci meraviglie individuate dai lettori del Guardian come le gemme nascoste d'Italia. Tra i tesori unici della nostra terra c'è Gangi nel cuore della Sicilia. Ci sono dei luoghi lontani dal turismo di massa di cui la rivista britannica è sempre ghiotta. Stavolta ha seguito le tracce (anche a piedi) tra borghi, paesaggi e siti storici italiani intensi e di notevole spessore storico-culturale.
Chi percorre la Via dei Frati, il cammino che unisce Caltanissetta a Cefalù entra proprio a contatto con il cuore delle Madonie. Nei 54 miglia del percorso si aprono panorami immensi, senza traccia di turismo di massa. «Abbiamo appena percorso la Via dei Frati da Caltanissetta a Cefalù, in Sicilia - scrive il Guardian -. Durante la camminata di 54 miglia attraverso i monti delle Madonie non abbiamo incontrato né escursionisti né turisti. I panorami sono sublimi e ogni giornata si conclude in un bellissimo borgo siciliano, come Gangi. Anche se nessuno parlava inglese, la comunicazione non è mai stata un problema.
Dai colli "drammatici" dell’Emilia-Romagna ai cammini autentici della Sicilia, dalla mini-Venezia silenziosa alle valli tracciate da antiche civiltà, emerge un Belpaese fuori dalle mappe, ma ancora più coinvolgente e interessante. Una scoperta continua, tesoro dopo tesoro.
Tornando alla via dei Frati, si tratta di è un cammino che si snoda lungo strade provinciali, trazzere, sterrate e sentieri montani per circa 166 km da Caltanissetta a Cefalù, in 8 tappe consigliate. L’idea nasce dal desiderio di percorrere a piedi l’entroterra siciliano, così come per secoli hanno fatto i Frati questuanti, che dai conventi maggiori, si spostavano fin nelle più remote campagne per raccogliere la questua da portare ai loro confratelli, con spirito di umiltà e dividendo quel poco che avevano con le persone più bisognose.
Fino a qualche anno fa, la memoria dei “Monaci di cerca” era viva nei paesi attraversati dalla Via dei Frati, e numerose sono le testimonianze del loro passaggio: oltre alla bella Gangi da segnalare ci sono i conventi di Petralia, Geraci Siculo, Blufi e Caltanissetta, agli ospizi utilizzati per il periodo estivo come quello presente a Resuttano.
Chi percorre la Via dei Frati, il cammino che unisce Caltanissetta a Cefalù entra proprio a contatto con il cuore delle Madonie. Nei 54 miglia del percorso si aprono panorami immensi, senza traccia di turismo di massa. «Abbiamo appena percorso la Via dei Frati da Caltanissetta a Cefalù, in Sicilia - scrive il Guardian -. Durante la camminata di 54 miglia attraverso i monti delle Madonie non abbiamo incontrato né escursionisti né turisti. I panorami sono sublimi e ogni giornata si conclude in un bellissimo borgo siciliano, come Gangi. Anche se nessuno parlava inglese, la comunicazione non è mai stata un problema.
Dai colli "drammatici" dell’Emilia-Romagna ai cammini autentici della Sicilia, dalla mini-Venezia silenziosa alle valli tracciate da antiche civiltà, emerge un Belpaese fuori dalle mappe, ma ancora più coinvolgente e interessante. Una scoperta continua, tesoro dopo tesoro.
Tornando alla via dei Frati, si tratta di è un cammino che si snoda lungo strade provinciali, trazzere, sterrate e sentieri montani per circa 166 km da Caltanissetta a Cefalù, in 8 tappe consigliate. L’idea nasce dal desiderio di percorrere a piedi l’entroterra siciliano, così come per secoli hanno fatto i Frati questuanti, che dai conventi maggiori, si spostavano fin nelle più remote campagne per raccogliere la questua da portare ai loro confratelli, con spirito di umiltà e dividendo quel poco che avevano con le persone più bisognose.
Fino a qualche anno fa, la memoria dei “Monaci di cerca” era viva nei paesi attraversati dalla Via dei Frati, e numerose sono le testimonianze del loro passaggio: oltre alla bella Gangi da segnalare ci sono i conventi di Petralia, Geraci Siculo, Blufi e Caltanissetta, agli ospizi utilizzati per il periodo estivo come quello presente a Resuttano.
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