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L'Unesco premia la Sicilia e le Madonie: perché il Geoparco è in lista per altri 4 anni

Si tratta di un importante riconoscimento per la tutela di un territorio geologicamente molto complesso e colmo di difficoltà, afflitto anche dallo spopolamento

Aurelio Sanguinetti
Esperto di scienze naturali
  • 10 settembre 2025

Il Geoparco delle Madonie

Di recente, durante l’undicesima Conferenza internazionale dei Geoparchi, riunitasi in Cile, l’Unesco ha promosso le Madonie, assegnando la green card valida per far ancora parte per i prossimi 4 anni della prestigiosa lista dei geoparchi.

Si tratta di un importante riconoscimento per la Sicilia e il lavoro di coloro che si stanno impegnando per tutelare un territorio geologicamente molto complesso e colmo di difficoltà, afflitto anche dallo spopolamento e da diversi problemi strutturali, come il gran numero di vie di comunicazione danneggiate dalle frane e dall’incuria.

Il Geoparco delle Madonie è un’entità esterna al Parco regionale omonimo, che comprende il territorio di 22 comuni e il cui scopo è proteggere e valorizzare i tesori paesaggistici e geologici presenti al suo interno.

Tra questi possiamo menzionare il massiccio del Carbonara, di natura calcarea e dolomitica, vari calanchi salini, i fossili e le forme di carsismo presenti a Piano Battaglia e alla Battaglietta, le Gole di Tiberio, alcune miniere e Monte Cervi (qui potete trovare la mappa dei vari geositi presenti nel geoparco).

«Il riconoscimento da parte dell’Unesco al Geoparco delle Madonie è una notizia straordinaria per la Sicilia e per le comunità che vivono e lavorano in questo territorio – ha commentato l’assessore regionale al Territorio e all'ambiente, Giusi Savarino - Ottenere il cartellino verde, dopo il precedente richiamo, significa avere saputo trasformare le criticità in opportunità, dimostrando capacità di programmazione, visione e impegno corale».

Il riconoscimento ottenuto dal Geoparco – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente – consolida il ruolo dell’area come esempio virtuoso di sviluppo sostenibile e meta di riferimento per il turismo naturalistico di qualità, visto che il marchio Unesco non rappresenta solo un elemento di prestigio, ma si traduce in un volano concreto per attrarre visitatori, investimenti e nuove opportunità di lavoro.

Dal canto suo, la Regione Siciliana ha promesso che continuerà a fare la propria parte, sostenendo il percorso di rafforzamento della cooperazione territoriale e la definizione di un piano condiviso e di ampio respiro, che abbia come principale l’obiettivo quello di rendere le Madonie ancora più attrattive e facili da raggiungere.

Non sono mancate però alcune critiche da parte degli ambientalisti. Sebbene l’Unesco abbia infatti deciso di premiare l’impegno del Geoparco e della regione nella tutela delle Madonie, rimangono diverse criticità che avevano portato l’organizzazione affiliata all’ONU a effettuare un richiamo, tramite l’assegnazione di un cartellino giallo.

Tra le problematiche segnalate dagli ambientalisti c’è lo stato di degrado di alcune aree del geoparco, come il pericolo rappresentato dai numerosi incendi e la realizzazione dell’Osservatorio astronomico della discordia, sulla vetta del Monte Mufara.

Quel richiamo è stato però assorbito dall’amministrazione regionale e locale per divenire l’occasione con cui ripensare alle strategie e alle azioni attuate nel parco, in costante trasformazione.
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