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Formazione nel caos in Sicilia, 2 click day e 2 flop (in 4 giorni): è protesta, che succede

Anche il secondo tentativo di presentare le istanze online è fallito. La piattaforma di Sicilia Digitale è andata di nuovo in tilt. Presentata un'interrogazione all'Ars

Anna Sampino
Giornalista
  • 16 settembre 2025

Doveva essere "la volta buona" e invece si è rivelato un altro crash. Fallito anche il secondo click day per l'Avviso 7/2023, la procedura amministrativa online attraverso la quale oltre 300 enti di formazione siciliani fanno richiesta delle risorse finanziarie per i corsi gratuiti destinati a disoccupati e inattivi.

Gli enti avrebbero dovuto presentare le loro istanze sulla piattaforma di Sicilia Digitale, che però è andata in tilt per ben due volte nel giro di 4 giorni. La prima data fissata era stata infatti venerdì 12 settembre, ma in pochi minuti il sistema si è bloccato.

A quel punto, la procedura viene annullata e rinviata (con tanto di scuse dell'azienda informatica e dell'assessore regionale Mimmo Turano, che si è detto "amareggiato per i disservizi" e ha definito "inammissibili ulteriori ritardi").

Fissata così la data del nuovo click day, previsto per lunedì 15 settembre. Ma anche questo secondo tentativo non è andato a buon fine. La piattaforma è andata in tilt quasi subito, durante i primi 30 minuti dall'avvio della procedura (fissata intorno alle ore 14.00). Poi una lenta ripresa e infine il blocco.

A quel punto la Regione è costretta ad annullare di nuovo tutto.

«Si informano gli enti di formazione - si legge nel comunicato del Dipartimento regionale Formazione professionale -, con percorsi formativi inseriti nel catalogo Avviso 7/2023-2ª Finestra che, a seguito del malfunzionamento del Sistema Informativo gestito da Sicilia Digitale per la compilazione delle progettazioni esecutive e relative richieste di prenotazione risorse finanziarie previste, è stata disposta la chiusura della piattaforma medesima con conseguente azzeramento di quanto in essa ad ora caricato. La stessa sarà resa nuovamente disponibile a seguito comunicazione da parte di Sicilia Digitale».

Monta così la protesta degli enti di formazione.

«Ieri, per la seconda volta, ci siamo ritrovati a fare un lavoro a vuoto. Disservizi che per noi sono un grande spreco di tempo e risorse - spiega Gabriele Albergoni, presidente del Cenfop, associazione che raggruppa diversi enti di formazione - Su 320 enti, nella prima mezz'ora, solo una ventina di enti sono riusciti a presentare le istanze. Anche perchè la procedura è impegnativa e la compilazione delle istanze richiede giustamente tempo. Riteniamo che non possa essere fissato un terzo click day senza conoscere e risolvere i problemi che hanno causato ben due slittamenti a distanza di pochi giorni. Serve più tempo».

Le principali associazioni datoriali della formazione professionale in Sicilia – Anfop, Asef, Cenfop, Federterziario Scuola, FORMA.RE e FORMA Sicilia – lanciano così un appello urgente all’assessore Turano, chiedendo «la sospensione immediata di ogni procedimento amministrativo relativo all’Avviso 7/2023 – 2ª Finestra».

«Siamo di fronte a un vero e proprio accanimento terapeutico sull’utilizzo di un sistema informatico inadeguato – dichiarano le associazioni – che sta arrecando danni concreti: gli enti sono paralizzati, i lavoratori non possono programmare con serenità e i cittadini continuano a essere privati di opportunità formative fondamentali».

Le organizzazioni sottolineano come sia ormai indifferibile l’apertura di un confronto esclusivamente datoriale con l’assessorato per individuare soluzioni concrete, trasparenti ed efficaci, in grado di restituire fiducia a un sistema oggi percepito come irrimediabilmente compromesso.

«Adesso la Sicilia rischia seriamente di perdere i fondi per gli Avvisi 6 e 7 destinati ai disoccupati e ai percettori di reddito d’inclusione rischiando anche di non arrivare per tempo a certificare la spesa FSE e PNRR entro il 31/12/2025 e dopo di che non basteranno più le scuse per giustificare l’ingiustificatibile». Lo affermano Michele Vivaldi, Honorè Federico e Ninni Panzica, Clelia Casciola, responsabili regionali per la formazione professionale rispettivamente di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Sicilia.

«Le continue sospensioni – aggiungono i sindacati –, linee guide pubblicate la sera prima dell’apertura della piattaforma informatica stanno rappresentando un punto di non ritorno e il fallimento dello stesso avviso. Tra continui rinvii la formazione professionale è piombata in una confusione indescrivibile con continue proroghe, piattaforme che collassano, tutto a danno dei cittadini che attendono i corsi gratuiti fermi al palo».

Abbiamo chiesto una replica alla Regione e siamo in attesa di una risposta.

Il caso nel frattempo finisce all'Ars. La vicesegretaria regionale del Pd, Valentina Chinnici, ha presentato un'interrogazione urgente al presidente Renato Schifani e all’assessore Mimmoo Turano.

«Mentre l’Europa ci chiede tempestività, trasparenza e qualità nella gestione dei fondi – dichiara Chinnici – la Regione Siciliana continua a preferire il modello obsoleto e discriminatorio del ‘click day’, che di fatto affida l’accesso al finanziamento pubblico alla velocità del click, senza alcuna valutazione qualitativa dei progetti o della solidità degli enti formativi».

«Non si tratta di un imprevisto, ma di un vizio strutturale – denuncia ancora Chinnici –. La Regione non ha imparato nulla dalle passate esperienze. Il risultato? Ritardi cumulati, rischio concreto di disimpegno dei fondi UE e danni economici per gli enti seri».

Nell’interrogazione si chiede: «La pubblicazione dei rapporti tecnici sul blocco della piattaforma; l’applicazione di eventuali penali previste nei contratti con Sicilia Digitale; un audit indipendente sull’infrastruttura informatica; l’abbandono del metodo del “click day” a favore di criteri basati sulla qualità progettuale; trasparenza totale sui tempi di caricamento delle domande per scongiurare favoritismi».
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