Giovane, fotografa e siciliana: così Valentina mostra (sui social) la bellezza della natura
Da 3 anni impreziosisce il profilo Instagram con immagini spettacolari delle principali specie di uccelli nella nostra isola e i paesaggi delle sue mete preferite
«Ho iniziato a fotografare la natura da adolescente, sebbene abbia comprato la mia prima reflex solo nel 2020, in piena pandemia. Un giorno mi sono affacciata dal mio balcone e guardando il panorama che avevo di fronte casa ho notato che era uno spettacolo che andava immortalato».
Racconta così l’origine della sua più grande passione Valentina Marziano, giovane fotografa naturalista, nota sui social per il suo lavoro di divulgazione all’interno del profilo Instagram wildnature_vm, che attualmente conta oltre 35.700 follower.
Valentina è siciliana, è una studentessa di Italianistica alla magistrale ed è ancora molto legata alla sua terra, che – dichiara – presenta ancora i segni degli ultimi incendi, che hanno segnato drammaticamente la biodiversità locale.
Da circa 3 anni Valentina impreziosisce il suo profilo Instagram con immagini spettacolari delle principali specie di uccelli presenti nella nostra isola, dopo aver fotografato per anni i paesaggi delle sue mete naturalistiche preferite, come le Madonie.
Le ragioni che l’hanno spinta a pubblicare le sue foto sui social sono diverse e abbastanza condivisibili. «In Sicilia sono poche le persone giovani che facciano divulgazione ambientale e o che siano appassionati di tutela della natura» chiarisce Valentina durante la nostra intervista.
«Ho pensato così di buttarmi in questa avventura, cercando di dar voce a un territorio ricco di vita e di soddisfare il mio bisogno di esplorare la mia terra». Sono queste le motivazioni che l’hanno spinta a scoprire numerosi tesori nascosti, a valorizzare tramite la fotografia varie specie, talvolta dimenticate, e a compiere avvistamenti molto importanti, come il grifone di Rüppell (Gyps rueppelli), osservato solo qualche settimana fa.
Lo stupore dimostrato da diversi utenti sotto le sue foto, tramite i commenti, è d’altronde la prova di quanto era necessario il suo lavoro di divulgazione in un territorio difficile come il nostro, dove la maggioranza della popolazione (giovani e meno giovani) ha perso il contatto diretto con la natura e basa le proprie conoscenze scientifiche relative alla fauna e alla flora tramite i reel e i canali social.
«La gente si stupisce anche di fronte agli animali più comuni – ribadisce Valentina Marziano – Alcuni si sorprendono nell’avvistare verzellini, cinciarelle, codirossi vicino casa, quando in realtà esistono diverse comunità urbane in cui sono presenti questi animali». Viaggiare spesso per le diverse province della Sicilia, per visitare i principali parchi e siti naturali, tuttavia non è per nulla semplice, spesso per colpa dello stato di degrado del nostro sistema viario.
Se ne è accorta durante le sue trasferte anche Valentina, che denuncia l’abbandono di certi territori, segnati anche dal fuoco. Per via della sua passione, Valentina ritiene che ognuno di noi debba fare di più, nei confronti della tutela dell’ambiente e delle specie considerate in pericolo dalla maggioranza degli scienziati, e lei stessa segue uno stile di fotografia etico, che ha a cuore il rispetto nei confronti della fauna e della natura in generale.
«Cerco di non disturbare gli animali quando li fotografo e non cerco spasmodicamente la foto perfetta, esponendo me stessa e i soggetti delle mie foto al pericolo» chiarisce, consapevole che spesso - per colpa della cupidigia – molte persone, non solo fotografi, si spingono vicino ai nidi degli animali per ottenere uno scatto meritevole di plauso sui social. Lei lavora soprattutto con il teleobiettivo e spera che il suo comportamento possa influenzare anche gli altri.
Tra le specie che è possibile riconoscere nel suo profilo possiamo annoverare diversi rapaci, come l’aquila di Bonelli e le aquile minori (morfismo chiaro e morfismo scuro), ma anche occhiocotti, tortore, cinciallegre, rondini, picchi, averle capirosse, upupe, lodolai e altri uccelli, oltre che varie specie di lucertole, insetti e di anfibi che Valentina ha incontrato attraversando i sentieri.
«Un altro dei problemi che segnalo e che spero venga presto risolto è la presenza di ingenti quantità di rifiuti in varie parti dell’isola» conclude. Durante le sue passeggiate naturalistiche ha difatti spesso trovato spiacevoli sorprese in mezzo alla natura, come cumuli di immondizia in luoghi considerati protetti.
Per questa ragione auspica per il proprio futuro di continuare a fotografare in una Sicilia diversa, in cui sia possibile visitare le aree naturali, senza correre il pericolo di trovarsi dinnanzi a una discarica illegale di rifiuti, nascosta in una scarpata o in mezzo a un bosco.
Secondo la sua piccola esperienza, uno dei modi possibili per riavvicinare il più possibile la natura alle persone, facendo parallelamente aumentare il numero di giovani che permangono nel territorio, è quello di fare comunità e di dimostrare agli altri cittadini tramite i social quanto importanti possano essere i numerosi organismi che vivono nelle nostre aree naturali, più vicine a noi di quanto spesso immaginiamo.
Racconta così l’origine della sua più grande passione Valentina Marziano, giovane fotografa naturalista, nota sui social per il suo lavoro di divulgazione all’interno del profilo Instagram wildnature_vm, che attualmente conta oltre 35.700 follower.
Valentina è siciliana, è una studentessa di Italianistica alla magistrale ed è ancora molto legata alla sua terra, che – dichiara – presenta ancora i segni degli ultimi incendi, che hanno segnato drammaticamente la biodiversità locale.
Da circa 3 anni Valentina impreziosisce il suo profilo Instagram con immagini spettacolari delle principali specie di uccelli presenti nella nostra isola, dopo aver fotografato per anni i paesaggi delle sue mete naturalistiche preferite, come le Madonie.
Le ragioni che l’hanno spinta a pubblicare le sue foto sui social sono diverse e abbastanza condivisibili. «In Sicilia sono poche le persone giovani che facciano divulgazione ambientale e o che siano appassionati di tutela della natura» chiarisce Valentina durante la nostra intervista.
«Ho pensato così di buttarmi in questa avventura, cercando di dar voce a un territorio ricco di vita e di soddisfare il mio bisogno di esplorare la mia terra». Sono queste le motivazioni che l’hanno spinta a scoprire numerosi tesori nascosti, a valorizzare tramite la fotografia varie specie, talvolta dimenticate, e a compiere avvistamenti molto importanti, come il grifone di Rüppell (Gyps rueppelli), osservato solo qualche settimana fa.
Lo stupore dimostrato da diversi utenti sotto le sue foto, tramite i commenti, è d’altronde la prova di quanto era necessario il suo lavoro di divulgazione in un territorio difficile come il nostro, dove la maggioranza della popolazione (giovani e meno giovani) ha perso il contatto diretto con la natura e basa le proprie conoscenze scientifiche relative alla fauna e alla flora tramite i reel e i canali social.
«La gente si stupisce anche di fronte agli animali più comuni – ribadisce Valentina Marziano – Alcuni si sorprendono nell’avvistare verzellini, cinciarelle, codirossi vicino casa, quando in realtà esistono diverse comunità urbane in cui sono presenti questi animali». Viaggiare spesso per le diverse province della Sicilia, per visitare i principali parchi e siti naturali, tuttavia non è per nulla semplice, spesso per colpa dello stato di degrado del nostro sistema viario.
Se ne è accorta durante le sue trasferte anche Valentina, che denuncia l’abbandono di certi territori, segnati anche dal fuoco. Per via della sua passione, Valentina ritiene che ognuno di noi debba fare di più, nei confronti della tutela dell’ambiente e delle specie considerate in pericolo dalla maggioranza degli scienziati, e lei stessa segue uno stile di fotografia etico, che ha a cuore il rispetto nei confronti della fauna e della natura in generale.
«Cerco di non disturbare gli animali quando li fotografo e non cerco spasmodicamente la foto perfetta, esponendo me stessa e i soggetti delle mie foto al pericolo» chiarisce, consapevole che spesso - per colpa della cupidigia – molte persone, non solo fotografi, si spingono vicino ai nidi degli animali per ottenere uno scatto meritevole di plauso sui social. Lei lavora soprattutto con il teleobiettivo e spera che il suo comportamento possa influenzare anche gli altri.
Tra le specie che è possibile riconoscere nel suo profilo possiamo annoverare diversi rapaci, come l’aquila di Bonelli e le aquile minori (morfismo chiaro e morfismo scuro), ma anche occhiocotti, tortore, cinciallegre, rondini, picchi, averle capirosse, upupe, lodolai e altri uccelli, oltre che varie specie di lucertole, insetti e di anfibi che Valentina ha incontrato attraversando i sentieri.
«Un altro dei problemi che segnalo e che spero venga presto risolto è la presenza di ingenti quantità di rifiuti in varie parti dell’isola» conclude. Durante le sue passeggiate naturalistiche ha difatti spesso trovato spiacevoli sorprese in mezzo alla natura, come cumuli di immondizia in luoghi considerati protetti.
Per questa ragione auspica per il proprio futuro di continuare a fotografare in una Sicilia diversa, in cui sia possibile visitare le aree naturali, senza correre il pericolo di trovarsi dinnanzi a una discarica illegale di rifiuti, nascosta in una scarpata o in mezzo a un bosco.
Secondo la sua piccola esperienza, uno dei modi possibili per riavvicinare il più possibile la natura alle persone, facendo parallelamente aumentare il numero di giovani che permangono nel territorio, è quello di fare comunità e di dimostrare agli altri cittadini tramite i social quanto importanti possano essere i numerosi organismi che vivono nelle nostre aree naturali, più vicine a noi di quanto spesso immaginiamo.
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