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Gli imperdibili di Palermo: chiese, palazzi e giardini che aprono per la prima volta

Tra Palazzi, giardini e conventi, sono 33 le "new entry" nel calendario dei luoghi da visitare per l'edizione 2019 del festival "La Vie dei Tesori" a Palermo.

  • 4 ottobre 2019

Palazzo Dato a Palermo

Per i fanatici dei monumenti e degli spazi d'eccellenza, l'edizione 2019 del festival "Le Vie dei Tesori" ha allungato la lista dei luoghi da visitare a Palermo: i nuovi siti tutti da scoprire sono 33 tra chiese, antiche fornaci, biblioteche e giardini (leggi di più sul festival e su come partecipare).

In cima alla lista la Casa di San Francesco,l’ex convento dei Frati Minori Cappuccini del seicento e adesso seconda sede di "Cotti in Fragranza", la cooperativa sociale partita all’interno del carcere Malaspina (articolo di approfondimento) inaugurata in questi giorni all'interno del chiostro. Un convento nascosto nel silenzio antico dei vicoletti a ridosso del Cassaro e dietro il fasto degli antichi palazzi nobiliari.

Dopo quasi tre anni di chiusura riapre al pubblico la torre che domina dall’alto l’intero mandamento della Loggia e il brulicante mercato della Vucciria:la Torre di sant'Antonio Abate, in via Roma, edificata nel 1302 per devozione al santo Antonio Abate dalla famiglia Chiaramonte.
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Un tuffo nel passato alla scoperta di luoghi simbolo dell'archeologia industriale della città, salvato dall’abbandono, è offerto dalla visita alle antiche Fornaci Martonara nella Borgata dell'Acquasanta, dove operai e “carusi” scavavano la pietra in condizioni estreme, spaccando a colpi di piccone la calcarenite da cui poi ricavare la calce (articolo di approfondimento).

All'interno del percorso "chiese e conventi" fanno il loro debutto: la Cappella di Maria Santissima della Soledad di piazza della Vittoria, costruita a fine cinquecento nella chiesa di San Demetrio della SS.Trinità. I bombardamenti del 1943 distrussero la chiesa di San Demetrio ma la cappella, pur danneggiata, restò in piedi e nel 1957 fu restaurata a spese del Regno di Spagna, cui appartiene. In memoria di una Palermo medievale si trova la chiesa di San Giovanni Decollato sull'omonima piazza, e invece tra le prime tra le costruzioni normanne edificate in città risulta la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi.

E ancora la chiesa di Sant’Antonio da Padova, la chiesa Evangelica Valdese, il Convento di Sant’Antonino Portico affrescato, il Convento e la chiesa di Santa Maria di Gesù sul colle che si erge all'entrata sud est della città e l'ex Convento dello Schiavuzzo. Infine, dopo un breve restauro di tre anni, ritorna in auge la chiesa dei Tre Re in via del Celso, costruita nel 1578 da alcuni confratelli della Compagnia dei Tre Re da cui prese il nome.

Sarà possibile, dopo sei anni di chiusura, la vista sulla Cala dall’ex orfanotrofio di via Vittorio Emanuele. È il loggiato di San Bartolomeo, restituito alla città a maggio scorso forte di una sinergia tra privati e pubblico.

Anche alcuni istituti scolastici che si trovano in monumentali edifici aprono le porte al percorso di questa edizione 2019: l'Istituto Agrario Castelnuovo, l'Istituto Filippo Parlatore e l'educandato Statale Maria Adelaide.

Tra le scoperte inedite l'Hotel de France, l’edificio che nacque nel Settecento come palazzo dei marchesi di Sant’Onofrio del Castillo. Nel primo novecento ospitò illustri personaggi della storia, della politica, della cultura e dell’aristocrazia internazionale. Vi dormirono il padre della psicanalisi Sigmund Freud (che da queste stanze inviò molte lettere) e anche Joe Petrosino, il poliziotto italo-americano ucciso dalla mafia proprio di fronte al portone dell’albergo il 12 marzo del 1909.

Tra i luoghi mai aperti anche l’ex disinfettatoio diventato centro di accoglienza, meglio conosciuta come "Missione di Biagio Conte" in via Archirafi e in via Decollati dove nella sua mensa ha pranzato Papa Francesco durante l’ultima visita a Palermo.

Tra i palazzi, le ville e i giardini annessi si segnalano: Villa De Cordova, in via Tommaso Natale, la dimora dove brindava la nobiltà palermitana,una delle residenze più imponenti della Piana dei Colli, Giardino di Villa Napoli e piccola Cuba, Provveditorato delle opere pubbliche, Parco di Villa Pantelleria, la Prefettura di Villa Whitaker, la sede del Prefetto a Villa Pajno e il cantiere aperto di Villino Favaloro, costruito nel 1889 da Giovan Battista Filippo Basile e completato da Ernesto Basile nel 1914.

Tra i musei troviamo Palazzo Abatellis in via Alloro, il Museo Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara.

Tra le biblioteche il circolo giuridico della biblioteca dell'ex facoltà di Giurisprudenza in via Maqueda e tra le note, i libri di musica e gli spartiti invece il Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti.

Saranno visitabili anche i cunicoli che salvarono la vita agli studenti del liceo Vittorio Emanuele II durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, si tratta del rifugio antiaereo della Biblioteca Alberto Bombace ex Collegio Massimo dei Gesuiti in via Vittorio Emanuele. A questo si aggiunge un'altra tipologia di rifugio, quello della casamatta alla Cala.

Tra le architetture del novecento figura un raro esempio palermitano di grande simmetria tra le due guerre: la casa del Mutilato di via Scarlatti, inaugurato il 21 maggio 1939. Attualmente ospita la sezione penale del Giudice di Pace, oltre ad altri uffici comunali.

Tra i "luoghi della giustizia" saranno visitabili invece la Questura di Palermo di Villa Bonanno, la sede della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) a Villa Arhens in via San Lorenzo e il complesso minorile Malaspina di via Palagonia.

E infine, punta dell'icerberg di questa nuova edizione l'inaspettata collezione di pupi nascosta nel palazzo settecentesco sede dell'agenzia di Viaggi Conca d'Oro, a piazza Indipendenza.
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