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Greta diventa l'occhio che vigila sul giardino di Palermo: il murale di Tutto e niente

Oltre al volto ormai iconico di Greta Thunberg il muro è stato decorato con un altro cerchio all'interno del quale è stata dipinta una delle sue tipiche "madri con bambino"

Balarm
La redazione
  • 15 aprile 2019

Greta Thunberg nel murale di Tuttoeniente (Palermo, 2019)

Siamo in uno spazio (adesso) verde di Palermo: un'aiuola accanto al castello della Zisa (alla fine di via Guglielmo Il Buono).

Oltre alla piantumazione di alberi e alla sistemazione dell'area, è stato dipinto il muro che costeggia la piazza e a farlo è stato uno degli street artist palermitani che – fino ad ora - ha lasciato la sua impronta prevalentemente sui muri del Capo: il suo nome è Tuttoeniente.

Greta Eleonora Thunberg Ernman (nata il 3 gennaio 2003) è un'attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan Skolstrejk för klimatet ("sciopero scolastico per il clima").

È autrice, insieme alla sua famiglia, del libro "La nostra casa è in fiamme" (Mondadori, 2019) in cui viene raccontata la sua storia e il suo impegno per la difesa dell'ambiente.

Nel 2018, frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre: la decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l'estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l'orario scolastico.
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A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale "Fridays for Future".

Ha partecipato alla manifestazione Rise for Climate davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles e ha parlato alla manifestazione organizzata da Rebellion Extinction a Londra (31 ottobre 2018). Il suo sciopero del venerdì ha attirato l'attenzione dei media in diverse nazioni e manifestazioni simili sono state organizzate in altri paesi, tra cui i Paesi Bassi, l'Italia, la Germania, la Finlandia, la Danimarca e l'Australia.

In Australia migliaia di studenti sono stati ispirati da Thunberg ad intraprendere lo sciopero del venerdì, ignorando l'appello del loro Primo ministro Scott Morrison, che ha dichiarato al parlamento "ciò che vogliamo è l'apprendimento nelle scuole e meno attivismo".

Il 4 dicembre 2018 Greta ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia, Greta ha spiegato così la gravità del problema: "Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo".

Il 15 marzo 2019 si è tenuto lo sciopero mondiale per il futuro, al quale hanno partecipato moltissimi studenti in 1700 città in oltre 100 Paesi del mondo (un milione solo in Italia) Greta Thunberg è intervenuta nella manifestazione organizzata a Stoccolma, ricordando come sia necessario che i politici agiscano, dando ascolto ai moniti degli scienziati sul clima.

Tra le risposte alla manifestazione c'è stata quella della Commissione europea, che ha affermato di ascoltare la richiesta dei giovani e di stare agendo in quella direzione.

Oltre al volto ormai iconico di Greta Thunberg il muro è stato decorato con un altro cerchio all'interno del quale è stata dipinta una delle sue tipiche "madri con bambino", nel lavoro dell’artista è un elemento ricorrente.

L'occasione è stata una "invasione verde" a cura dei ragazzi del collettivo di Guerrilla Gardening: una forma di giardinaggio politico, un'azione nonviolenta diretta, praticata soprattutto da gruppi ambientalisti.
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