ITINERARI E LUOGHI
I profumi (inebrianti) della spiaggia e il mare cristallino: l'oasi nel borgo in Sicilia
Quella d’isolarsi in un angolo paradisiaco con lidi, ristoranti e bar animano le giornate di caldo estremo. Qualche passo ancora e mettiamo alle spalle lo stress

La spiaggia di Bovo Marina
A Suso (il monte) sorge il vecchio paese. In pianura, tra ambienti moderni e dolcetti squisiti, il borgo attuale e poi, a sette km circa, la spiaggia di Bovo Marina.
Lasciamo la storia e, percorrendo un pezzo della statale 115, entriamo nella "panoramica" che ci porta dritti alla spiaggia.
L’ambiente "paisanu" è un ricordo che si affievolisce leggermente. È complice - lo sappiamo - di un luogo che rispecchia l’estate: appunto Bovo Marina. Circoscritta tra Torre Salsa e la Riserva del Fiume Platani, la distanza è solo un numero irrilevante.
I profumi selvaggi dell’ambiente vivacizzano l’ultimo tratto. Il verde della natura è una componente-protagonista, pronta a unirsi al sapore azzurro del mare. Un binomio superlativo!
La "Costa del Sud" è un puro concentrato di spiagge che meritano attenzione: da Sovareto a Piana Grande, da Seccagrande a Siculiana Marina e poi Borgo Bonsignore, Eraclea Minoa fino a Porto Empedocle.
Emozioni a go-go! È tempo di addentrarsi. Il mezzo è solo lo “strumento” di passaggio, tocca a noi curiosi iniziare un lento e breve cammino verso l’oasi. Il boschetto è l’antipasto di quel che verrà.
Pic-nic, refrigerio e riparo sono le componenti immancabili delle estati bollenti. In compagnia della vegetazione, tutto può essere superato. Introdotti a Bovo Marina, siamo accolti dai rumori.
Sono i suoni della stagione. Se in inverno prevalgono le "mareggiate", in estate subentrano i ritmi forsennati della stagione.
Il “vociare” dei turisti è indizio di caos "poco" calmo. A tratti è ridotto dalle cicale. Il loro suono trasmette un pizzico di sicilianità che non nuoce alla salute momentanea.
Lidi, ristoranti e bar animano le giornate di caldo estremo. Una prassi a Bovo Marina. Qualche passo ancora e mettiamo alle spalle l’impatto iniziale.
La spiaggia è finissima, accompagnata dalle acque limpide e cristalline che solo il litorale agrigentino può regalare. Ci lasciamo ingolosire dalla purezza del mare.
Specchia su di noi - grazie ai raggi solari - una certa libertà. Quella d’isolarsi e immergersi in un angolo paradisiaco.
A distanza non abissale, ecco spuntare la falesia: Capo Bianco di Eraclea Minoa. L’archeologia è padrona di quella zona. Alla nostra sinistra spicchiamo voli “fantastici” verso vecchie e nuove mete. Magari di una prossima puntata al mare. È tempo di tuffi. Non possiamo quantificare il numero. Siamo aggrappati alle emozioni.
Bovo è un’attrattiva affascinante e meravigliosa. Si lascia sedurre dall’intrepido conquistatore. Amore al primo bagno! Il tempo scorre inesorabile, il caldo prende il sopravvento su di noi, meglio trovare riparo sotto la pineta.
I profumi della natura sono solidali con i turisti. Comprendono un certo stato di agitazione, una ricerca disperata di relax.
Gli occhi scrutano gli angoli più strani, quelli che nascondono la perfezione dei concetti di siculi. E poi ci sono loro: i volontari di Marevivo 40. Grazie all’opera dei volontari, la zona è controllata, curata e vengono portati avanti dei percorsi di educazione ambientale. Tartarughe e fratini hanno trovato il loro habitat naturale.
A causa dei fenomeni di erosione, gli arenili si sono ridotti e lo spazio per le nidificazioni è diminuito. Il loro impegno è speciale. La giornata scorre inesorabile. In questo lembo di terra non può essere il contrario.
Solo chi tocca con mano può emettere verdetti. Ancora una volta la Sicilia regala una perla da ammirare, vivere e non maltrattare.
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