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Il paradiso in Sicilia ha la forma dei laghetti: la tappa obbligata per un bagno da favola

La bellezza di questo luogo sta nel fatto che i laghetti si trovano attaccati al mare, il gioco visivo che si crea e che può essere apprezzato sia da terra che da mare è unico

Balarm
La redazione
  • 15 settembre 2020

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Si chiamano laghetti di Marinello, si trovano il provincia di Messina e sono un angolo di paradiso terrestre assolutamente da visitare.

Quella dei Laghetti di marinello è un'area naturalistica protetta che si trova proprio sotto uno dei promontori più conosciuti in Sicilia: quello del santuario di Tindari. Impossibile non vedere la struttura religiosa dall'autostrada e d'obbligo una tappa ai laghetti se vi trovate in questa zona.

La bellezza di questo luogo sta nel fatto che i laghetti si trovano attaccati al mare, il gioco visivo che si crea e che può essere apprezzato sia da terra che da mare è infatti unico. Al loro interno, invece, è vietato fare il bagno.

«Il trasporto sulla costa di sabbia e ghiaia - si legge su Wikipedia - è dovuto all'approfondimento del fondale marino, dovuto all'azione, in questo caso, del Mar Tirreno.

L'origine dei Laghetti Marinello è fatta risalire al 1877, dopo l'"elezione" dell'Istituto idrografico della Marina, il quale sosteneva l'inesistenza della formazione sabbiosa che già era presente. Sulle pareti prospicienti sono presenti diverse grotte».
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La fortuna di questo luogo è che è ben servito anche dal punto di vista turistico. Nei dintorni ci sono infatti diverse strutture che possono ospitare anche davanti alla spiaggia. Ci sono campeggi e appartamenti. Un luogo da esplorare durante un weekend estivo.

Arrivarci, poi, è ancora più semplice. Dall'uscita autostradale di Patti-Tindari, lungo la Palermo-Messina ci sono le indicazioni e arrivare ai laghetti è un gioco da ragazzi.

I laghi da esplorare sono sei - il lago Marinello, il Mergolo della Tonnara, il Porto Vecchio, il lago Fondo Porto, il lago Verde e il lago Nuovo -. Si può andare alla scoperta a piedi se si ha tanta voglia di camminare o grazie alle barche che fanno fare il giro. Trovate le insegne giusto all'inizio della spiaggia. Ad ogni modo basta una camminata di dieci minuti per apprezzare i più vicini alla spiaggia.

A chi va nel periodo estivo consigliamo di portare un ombrellone perché nelle ore di punta la sabbia diventa incandescente. Vi lasciamo con un video utile ad assaporare questa bellezza, girato con il drone e postato su Facebook da Davide Distefano.
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