Il rogo dopo lo sgombero e la bomba carta sotto casa di Ferrandelli: "Non mi fermano"
Notte di paura a Borgo Nuovo. Si indaga per capire se l'incendio e l'esplosione sotto l'abitazione dell'assessore sono collegati. Il sindaco: "Il percorso di legalità continua"

Fabrizio Ferrandelli
Prima la denuncia di un raid vandalico a Borgo Nuovo in un alloggio popolare messo a segno da chi lo occupava abusivamente prima di lasciare l'appartamento. Poi, la bomba carta esplosa sotto l'abitazione di Fabrizio Ferrandelli, assessore comunale all'Emergenza abitativa. Infine, nella notte l'incendio scoppiato sempre nello stesso appartamento sgomberato di via Bronte.
Tre episodi, avvenuti lo stesso giorno a distanza di poche ore (mercoledì 22 ottobre), sui quali si indaga per capire se siano collegati tra loro. Il sospetto è che chi abitava abusivamente l’immobile a Borgo Nuovo sarebbe tornato sul posto dopo che l'assessore e le forze dell'ordine erano andati via. Quello che è certo è che dopo che gli agenti sono andati via è scoppiato l'incendio.
L'assessore, presente ieri (mercoledì 22 ottobre) durante lo sfratto, aveva denunciato pubblicamente lo stato in cui versava la casa sgomberata e che avrebbe dovuto essere consegnata alla famiglia avente diritto proprio questa mattina (23 ottobre), ma adesso saranno prima necesseri dei lavori di recupero. Davanti all'appartamento di via Bronte è ora presente un presidio fisso di vigilanza.
Sul posto, questa mattina (23 ottobre), è tornato anche l'assessore Ferrandelli, reduce da una giornata e una notte di trambusto dopo l'esplosione della bomba carta sotto la sua abitazione. «L’amministrazione non arretrerà mai sul percorso di legalità intrapreso sulle politiche abitative - dice Ferrandelli - Siamo al fianco dei cittadini di Borgo Nuovo, li sosterremo e non ci lasciamo intimidire, Andremo avanti nel percorso di legalità sull'assegnazione degli immobili secondo la lista dell'emergenza abitativa. E soprattutto nessun gesto di singoli violenti può intimidire e fermare un'istituzione che è determinata ad andare avanti nel suo lavoro».
«Desidero esprimere, a nome mio e di tutta la giunta comunale, la più sincera solidarietà e vicinanza all’assessore all’Emergenza abitativa, Fabrizio Ferrandelli, per il grave episodio che lo ha coinvolto nella serata di ieri - ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla -. Si tratta di un fatto che condanniamo con fermezza e che, indipendentemente dall’esito delle indagini in corso, non potrà in alcun modo intimidire o rallentare il nostro impegno.
Siamo in attesa che le autorità competenti chiariscano la natura dell’esplosione avvenuta sotto casa dell’assessore e se possa essere collegata agli eventi accaduti a Borgo Nuovo, dove un immobile popolare, già sgomberato e pronto per essere assegnato a una famiglia avente diritto, è stato oggetto di atti vandalici e successivamente incendiato.
Voglio essere molto chiaro - ha aggiunto Lagalla -: l’amministrazione comunale continuerà, insieme all’assessore Ferrandelli, a portare avanti con determinazione il percorso di legalità che abbiamo intrapreso nella gestione degli alloggi popolari. Non arretreremo di un passo. Restituire le case a chi ne ha diritto e contrastare le occupazioni abusive significa difendere un principio di giustizia sociale e tutelare un diritto sacro come quello alla casa.
Per troppo tempo, davanti a questi problemi, si è preferito voltarsi dall’altra parte. Noi, invece, abbiamo scelto di affrontarli con coraggio e responsabilità. È un percorso difficile, ma necessario per affermare la legalità e garantire equità a tutti i cittadini. Ho già avuto modo, ieri sera, di conferire con il prefetto su quanto accaduto, ribadendo la volontà dell’amministrazione di proseguire con determinazione su questa strada. Palermo deve sapere che lo Stato e le istituzioni non si piegheranno davanti a nessuna intimidazione».
«È preoccupante l'esplosione di una bomba carta sotto l'abitazione dell'assessore Fabrizio Ferrandelli, a cui esprimo solidarietà. Alla luce degli accertamenti che faranno le forze dell'ordine valuteremo, con la commissione regionale Antimafia, le iniziative da assumere a sua tutela». Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia all'Ars, Antonello Cracolici.
Nei mesi scorsi sono stati diversi gli immobili sgomberati dagli occupanti abusivi e consegnati alle famiglie aventi diritto che da anni sono iscritti nella graduatoria per l'emergenza abitativa nella speranza di aver assegnato un alloggio.
Solidarietà è stata espressa da più parti politiche e sociali. «Si tratta di un segnale inquietante su cui bisogna fare luce ma siamo sicuri che l’assessore non si farà intimidire, né arretrerà di un millimetro nella sua azione amministrativa e politica a cui continueremo a dare convinto supporto nel nome della legalità». Lo dichiarano i componenti del gruppo Lavoriamo per Palermo-Grande Sicilia, Dario Chinnici, Ninni Abbate, Leonardo Canto e Ottavio Zacco.
«Si tratta di un fatto inaccettabile che condanniamo con assoluta fermezza. Colpire chi lavora per ripristinare legalità e trasparenza nella gestione degli alloggi popolari significa colpire l’interesse generale della città - commenta Leopoldo Piampiano, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale - Per questo ribadiamo con forza che nessuna intimidazione potrà fermare il percorso di legalità che l’amministrazione sta portando avanti: restituire le case a chi ne ha diritto e contrastare le occupazioni abusive non è un atto contro qualcuno, ma un dovere di giustizia sociale».
«Un gesto di violenza e intimidazione come questo non può e non deve in alcun modo fermare l'azione di chi opera quotidianamente per il bene della comunità e per la legalità - dichiarano il Presidente di Anci Sicilia Amenta e il segretario generale Alvano - Gli amministratori locali sono in prima linea spesso a rischio, per garantire i diritti e contrastare l'illegalità. L'Anci Sicilia ribadisce il suo pieno sostegno all'assessore Ferrandelli e a tutti coloro che, con coraggio e dedizione, non arretrano di fronte a minacce che mirano a minare la democrazia e la convivenza civile».
«Esprimiamo la nostra solidarietà all’assessore Ferrandelli, riteniamo grave che qualcuno pensi che con la violenza, con la prevaricazione, si possa fermare l’azione di contrasto all’illegalità diffusa - afferma la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami - Le vandalizzazioni di abitazioni popolari, l’opposizione alla regolare assegnazione degli alloggi – aggiunge Badami - vanno contrastate, giusto far prevalere il diritto, rispettare le regole e dare risposte a chi vive nell’emergenza. Siamo dell’idea che, solo riqualificando le nostre periferie partendo proprio dall’edilizia popolare e dalla legalità, questa città potrà rinascere». Il responsabile del coordinamento Legalità della Cisl Sicilia Virgilio Bellomo - aggiunge - «ribadiamo l'impegno al rispetto delle regole e alla netta condanna alla violenza, all'arroganza e ai soprusi che stanno caratterizzando i comportamenti di una parte di Palermo, e per i quali continuiamo a ribadire l'esigenza di un cambiamento collettivo».
Tre episodi, avvenuti lo stesso giorno a distanza di poche ore (mercoledì 22 ottobre), sui quali si indaga per capire se siano collegati tra loro. Il sospetto è che chi abitava abusivamente l’immobile a Borgo Nuovo sarebbe tornato sul posto dopo che l'assessore e le forze dell'ordine erano andati via. Quello che è certo è che dopo che gli agenti sono andati via è scoppiato l'incendio.
L'assessore, presente ieri (mercoledì 22 ottobre) durante lo sfratto, aveva denunciato pubblicamente lo stato in cui versava la casa sgomberata e che avrebbe dovuto essere consegnata alla famiglia avente diritto proprio questa mattina (23 ottobre), ma adesso saranno prima necesseri dei lavori di recupero. Davanti all'appartamento di via Bronte è ora presente un presidio fisso di vigilanza.
Sul posto, questa mattina (23 ottobre), è tornato anche l'assessore Ferrandelli, reduce da una giornata e una notte di trambusto dopo l'esplosione della bomba carta sotto la sua abitazione. «L’amministrazione non arretrerà mai sul percorso di legalità intrapreso sulle politiche abitative - dice Ferrandelli - Siamo al fianco dei cittadini di Borgo Nuovo, li sosterremo e non ci lasciamo intimidire, Andremo avanti nel percorso di legalità sull'assegnazione degli immobili secondo la lista dell'emergenza abitativa. E soprattutto nessun gesto di singoli violenti può intimidire e fermare un'istituzione che è determinata ad andare avanti nel suo lavoro».
«Desidero esprimere, a nome mio e di tutta la giunta comunale, la più sincera solidarietà e vicinanza all’assessore all’Emergenza abitativa, Fabrizio Ferrandelli, per il grave episodio che lo ha coinvolto nella serata di ieri - ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla -. Si tratta di un fatto che condanniamo con fermezza e che, indipendentemente dall’esito delle indagini in corso, non potrà in alcun modo intimidire o rallentare il nostro impegno.
Siamo in attesa che le autorità competenti chiariscano la natura dell’esplosione avvenuta sotto casa dell’assessore e se possa essere collegata agli eventi accaduti a Borgo Nuovo, dove un immobile popolare, già sgomberato e pronto per essere assegnato a una famiglia avente diritto, è stato oggetto di atti vandalici e successivamente incendiato.
Voglio essere molto chiaro - ha aggiunto Lagalla -: l’amministrazione comunale continuerà, insieme all’assessore Ferrandelli, a portare avanti con determinazione il percorso di legalità che abbiamo intrapreso nella gestione degli alloggi popolari. Non arretreremo di un passo. Restituire le case a chi ne ha diritto e contrastare le occupazioni abusive significa difendere un principio di giustizia sociale e tutelare un diritto sacro come quello alla casa.
Per troppo tempo, davanti a questi problemi, si è preferito voltarsi dall’altra parte. Noi, invece, abbiamo scelto di affrontarli con coraggio e responsabilità. È un percorso difficile, ma necessario per affermare la legalità e garantire equità a tutti i cittadini. Ho già avuto modo, ieri sera, di conferire con il prefetto su quanto accaduto, ribadendo la volontà dell’amministrazione di proseguire con determinazione su questa strada. Palermo deve sapere che lo Stato e le istituzioni non si piegheranno davanti a nessuna intimidazione».
«È preoccupante l'esplosione di una bomba carta sotto l'abitazione dell'assessore Fabrizio Ferrandelli, a cui esprimo solidarietà. Alla luce degli accertamenti che faranno le forze dell'ordine valuteremo, con la commissione regionale Antimafia, le iniziative da assumere a sua tutela». Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia all'Ars, Antonello Cracolici.
Nei mesi scorsi sono stati diversi gli immobili sgomberati dagli occupanti abusivi e consegnati alle famiglie aventi diritto che da anni sono iscritti nella graduatoria per l'emergenza abitativa nella speranza di aver assegnato un alloggio.
Solidarietà è stata espressa da più parti politiche e sociali. «Si tratta di un segnale inquietante su cui bisogna fare luce ma siamo sicuri che l’assessore non si farà intimidire, né arretrerà di un millimetro nella sua azione amministrativa e politica a cui continueremo a dare convinto supporto nel nome della legalità». Lo dichiarano i componenti del gruppo Lavoriamo per Palermo-Grande Sicilia, Dario Chinnici, Ninni Abbate, Leonardo Canto e Ottavio Zacco.
«Si tratta di un fatto inaccettabile che condanniamo con assoluta fermezza. Colpire chi lavora per ripristinare legalità e trasparenza nella gestione degli alloggi popolari significa colpire l’interesse generale della città - commenta Leopoldo Piampiano, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale - Per questo ribadiamo con forza che nessuna intimidazione potrà fermare il percorso di legalità che l’amministrazione sta portando avanti: restituire le case a chi ne ha diritto e contrastare le occupazioni abusive non è un atto contro qualcuno, ma un dovere di giustizia sociale».
«Un gesto di violenza e intimidazione come questo non può e non deve in alcun modo fermare l'azione di chi opera quotidianamente per il bene della comunità e per la legalità - dichiarano il Presidente di Anci Sicilia Amenta e il segretario generale Alvano - Gli amministratori locali sono in prima linea spesso a rischio, per garantire i diritti e contrastare l'illegalità. L'Anci Sicilia ribadisce il suo pieno sostegno all'assessore Ferrandelli e a tutti coloro che, con coraggio e dedizione, non arretrano di fronte a minacce che mirano a minare la democrazia e la convivenza civile».
«Esprimiamo la nostra solidarietà all’assessore Ferrandelli, riteniamo grave che qualcuno pensi che con la violenza, con la prevaricazione, si possa fermare l’azione di contrasto all’illegalità diffusa - afferma la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami - Le vandalizzazioni di abitazioni popolari, l’opposizione alla regolare assegnazione degli alloggi – aggiunge Badami - vanno contrastate, giusto far prevalere il diritto, rispettare le regole e dare risposte a chi vive nell’emergenza. Siamo dell’idea che, solo riqualificando le nostre periferie partendo proprio dall’edilizia popolare e dalla legalità, questa città potrà rinascere». Il responsabile del coordinamento Legalità della Cisl Sicilia Virgilio Bellomo - aggiunge - «ribadiamo l'impegno al rispetto delle regole e alla netta condanna alla violenza, all'arroganza e ai soprusi che stanno caratterizzando i comportamenti di una parte di Palermo, e per i quali continuiamo a ribadire l'esigenza di un cambiamento collettivo».
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