STORIE
In Canada è il re dei parrucchieri da più di 50 anni: Tony Avola è il (siciliano) dell'anno
Nel suo salone lavora sempre con giacca e cravatta e il suo stile è diventato sinonimo di eleganza italiana, anche se il destino per lui aveva previsto una carriera nei carabinieri
Tony Avola
La storia di Tony Avola nato a Cattolica Eraclea, nell’Agrigentino, continua a legare la Sicilia, nella quale non vive più da tempo, con il Canada. Centinaia di migliaia di tagli di capelli, fatti immancabilmente indossando giacca e cravatta, lo hanno portato al successo facendolo approdare anche sui canali delle Rai.
Ma facciamo un passo indietro: erano gli anni Sessanta quando iniziò la sua professione e, da allora, è diventato ambasciatore del lifestyle e della “cultura del capello”. Nel suo salone lavora sempre con giacca e cravatta e il suo stile è diventato sinonimo di eleganza italiana, anche se il destino per lui aveva previsto una carriera nei carabinieri.
Come molti era partito alla ricerca di una vita migliore per sé e la sua famiglia, e aveva già alle spalle cinque anni di nell’Arma. L’integrazione in America non fu semplice: non parlava inglese e non aveva un mestiere ma questo non lo ha di certo abbattuto.
Siamo agli inizi degli anni ’60, comincia a frequentare la scuola per imparare la lingua e, nove anni dopo, apre il suo primo salone, proprio nel centro di Toronto. Da lì ha girato il mondo: Parigi, l’Inghilterra, Los Angeles, New York. Ha anche lavorato con la Tv fino ad aprire un’accademia dove insegna la sua arte.
Conosciuto in tutto il mondo l’Associazione Internazionale Parrucchieri ha voluto eleggerlo “Uomo dell’Anno” ed è presidente della Confederazione dei Siciliani del Nord America, che raccoglie Stati Uniti e Canada, associazione a cui appartengono più di 25 milioni di siciliani, e che ha lo scopo di promuovere la cultura e aiutare la regione a progredire.
Tony Avola, però, è molto impegnato anche nel sociale oltre a promuove progetti concreti per aiutare l’imprenditoria e l’attività economica della Sicilia, azioni che testimoniano il suo radicato amore per la terra d’origine.
Ma facciamo un passo indietro: erano gli anni Sessanta quando iniziò la sua professione e, da allora, è diventato ambasciatore del lifestyle e della “cultura del capello”. Nel suo salone lavora sempre con giacca e cravatta e il suo stile è diventato sinonimo di eleganza italiana, anche se il destino per lui aveva previsto una carriera nei carabinieri.
Come molti era partito alla ricerca di una vita migliore per sé e la sua famiglia, e aveva già alle spalle cinque anni di nell’Arma. L’integrazione in America non fu semplice: non parlava inglese e non aveva un mestiere ma questo non lo ha di certo abbattuto.
Siamo agli inizi degli anni ’60, comincia a frequentare la scuola per imparare la lingua e, nove anni dopo, apre il suo primo salone, proprio nel centro di Toronto. Da lì ha girato il mondo: Parigi, l’Inghilterra, Los Angeles, New York. Ha anche lavorato con la Tv fino ad aprire un’accademia dove insegna la sua arte.
Conosciuto in tutto il mondo l’Associazione Internazionale Parrucchieri ha voluto eleggerlo “Uomo dell’Anno” ed è presidente della Confederazione dei Siciliani del Nord America, che raccoglie Stati Uniti e Canada, associazione a cui appartengono più di 25 milioni di siciliani, e che ha lo scopo di promuovere la cultura e aiutare la regione a progredire.
Tony Avola, però, è molto impegnato anche nel sociale oltre a promuove progetti concreti per aiutare l’imprenditoria e l’attività economica della Sicilia, azioni che testimoniano il suo radicato amore per la terra d’origine.
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