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La chiesa rupestre, due cascate e mille farfalle: sei in Sicilia in un angolo (da fiaba)

Passeggiare lungo i sentieri rocciosi rimanda primo impatto a una semplice escursione, ma in realtà ci si trova di fronte a un cammino pieno di sorprese

Francesca Garofalo
Giornalista pubblicista e copywriter
  • 30 agosto 2025

La cava san marco a Noto

Una moltitudine di ramificazioni si intrecciano verso l’alto; sono fibre naturali e polmoni di una flora che segue un corso selvaggio, incontaminato e ignoto.

Appare così il respiro complesso del fitto bosco in contrada San Marco. Un luogo, fra i più suggestivi degli Iblei, che verdeggia nel territorio di Noto.

Passeggiare lungo i sentieri rocciosi - custoditi da arbusti di querce, salici e pioppi - rimanda all'apparenza a una semplice escursione, ma in realtà ci si trova di fronte a un cammino pieno di sorprese per la vista.

Un esempio è Cava San Marco avvolta nel buio calcareo è una grotta carsica lunga circa 60 metri, il cui accesso è possibile solo strisciando. In questo modo si arriva a cavità sotterranee con camere. Una "casa naturale" con spazi differenti districati lungo un percorso che arriva a una camera finale.

Dopo flessioni per superare i passaggi stretti e dalle volte basse, senza escludere incontri ravvicinati con qualche pipistrello ospite, ci si imbatte poi in un tappeto smeraldo: un laghetto d’acqua limpida e cristallina chiamato Torrente San Marco.

Il fruscio del maggior affluente del fiume Manghisi orienta i visitatori, che lo attraversano in parte camminando e in parte nuotando, verso antichi resti.

Come quelli di una Chiesa rupestre e una cappella probabilmente risalenti al periodo dell'Alto medioevo, e testimoni della presenza di una comunità cristiana, quella dei monaci di San Marco.

La Chiesa è in parte inglobata a un’ampia grotta naturale, dove erano scavate le absidi delle tre navate. Di essa sono ancora visibili parti degli altari e tracce di affreschi anche se illeggibili.

Ciò che la rende unica è la presenza del battistero con piccola cappella rettangolare e volta a botte, unita alla chiesa da un atrio comune. Un angolo da fiaba, circondato da libellule e farfalle, dove il torrente si fa da parte e lascia la scena a due cascate.

L’acqua in questo angolo di paradiso diventa fonte per scaricare ansia e stress; e osservarla mentre si riversa in piccoli laghetti diventa un’esperienza di riappacificazione con madre natura.
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