La fontana del Gattopardo e il Giardino delle piogge: così il "salotto" di Palermo rinasce
Il progetto ambizioso, voluto dal basso, per riqualificare un'area pedonale in pieno centro storico, con un'opera dedicata a Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Il cantiere di restauro della fontana di via Magliocco
Una zona in pieno centro che più volte ha provato, talvolta invano, a rilanciarsi. Quello che un tempo era il rione Villarosa, salotto di Palermo, dopo essere stato per anni (e inspiegabilmente) in preda al degrado e all'abbandono, ora prova a rinascere.
Un progetto ambizioso che è frutto di anni di impegno e battaglie iniziati prima dall'associazione Amici del Gattopardo (a fine anni Novanta) e poi portati avanti dal Comitato Piazzale Ungheria, che mette insieme residenti, commercianti e professionisti che vivono quotidianamente l'area.
A dare un importante input alle attività, il finanziamento del Comune (assessorato alla Cultura), 75 mila euro, dal bando di Democrazia partecipata, a cui si aggiungono donazioni e contributi privati.
Tre gli interventi principali: il restauro della fontana (già esistente), un omaggio al celebre scrittore siciliano, autore del capolavoro letterario "Il Gattopardo". All'interno della vasca, rivestita da maioliche, un richiamo al famoso romanzo e al racconto "La Sirena" (Lighea) del principe.
Altra grande novità è la riedizione sonora della fontana. Un'installazione sonora che verrà attivata grazie a un innovativo sistema idraulico. La parte musicale, scritta dal compositore Giovanni Di Giandomenico assieme al musicista elettronico Aladin Ilou.
«Una fontana in pieno centro che era ridotta praticamente ad abbeveratoio, lasciata nel totale abbandono e trasformata in una vasca piena di rifiuti e spazzatura», racconta il presidente del Comitato, Giovanni Montesanto, titolare della libreria "Millemondi" e organizzatore di diverse rassegne e incontri culturali sotto i portici di piazzale Ungheria.
A completare l'opera, una panchina artistica con la statua di Tomasi di Lampedusa, posta di fronte all'ex bar Mazzara, dove si narra che il principe abbia finito di scrivere il romanzo (praticamente davanti al nuovo ristorante Charleston e "All'Antico Vinaio", aperto pochi giorni fa).
Fontana e panchina saranno collegate da un percorso di canalette attraversate dall’acqua. «Come recita il titolo del progetto "Il fluire dell'arte", così lo scorrere dell'acqua e della musica indicano la capacità dell'arte di rinnovarsi e rigenerare. L'arte come un percorso in continuo divenire», spiega il responsabile del progetto l'architetto Antonio Josè Pantuso.
«All'interno il sistema idraulico genera una pioggia (da qui il giardino delle piogge, ndr) che si infrange tra le lamelle risonanti - aggiunge -. Ogni lamella è intonata su una frequenza differente. Azionate dall'acqua le lamelle oscillano e si toccano fra loro mettendosi in vibrazione. La somma risultante è un accordo, leggero sempre cangiante».
L'architetto Pantuso è colui che, nel 2002, si è occupato della riqualificazione della meravigliosa Galleria delle Rose, un corridoio che collega piazzale Ungheria e via Generale Magliocco, caratteristica per la sua pavimentazione in ceramica (maioliche) su sfondo azzurro e motivi floreali in giallo.
Il secondo intervento riguarda proprio il portico di piazzale Ungheria che conduce all'ingresso della Galleria delle Rose, che verrà arredato con fioriere e le sagome di alcuni scrittori siciliani tra i più famosi.
Simile il terzo intervento, sui pilastri che marcano il perimetro dell’area espositiva posizionata fra piazzale Ungheria e via Mariano Stabile. Parte su cui il Comune ha finanziato un suo progetto di riqualificazione (per un importo di 500mila euro), che prevede il recupero dei pilastri originali, eliminando i cassoni di legno, e la realizzazione di una sorta di teatro all'aperto, ossia un luogo in cui organizzare spettacoli e attività culturali.
«Il nostro intervento sul portico di via Mariano Stabile - spiega Giovanni Montesanto - verrà attuato solo dopo che l'amministrazione avrà completato i suoi lavori». Interventi che hanno avuto un intoppo burocratico per alcuni rilievi da effettuare su uno degli immobili privati e che adesso sembra essere stato risolto.
«Speriamo che ripartano quanto prima così da chiudere il cerchio dell'area», si augura il presidente del Comitato.
Sulla scelta delle sagome di scrittrici e scrittori siciliani: «L'idea è quella di realizzare un contest in cui saranno i cittadini a scegliere gli autori e le autrici che andranno a "popolare" i nuovi portici di piazzale Ungheria», conclude Montesanto.
Ad oggi l'intervento in fase avanzata è quello della fontana dedicata a Tomasi di Lampedusa. Basta passeggiare per via Magliocco per vedere il cantiere allestito ma non visibile all'interno (vedi foto).
Oltre ai 75mila euro del Comune, per completare l'opera hanno contribuito anche altri sponsor (come l'associazione Amici del Gattopardo, Cna Sicilia, Fondazione Sicilia, l'azienda Omer, Zerica e l'associazione culturale Ignazio Florio).
«In questo momento si sta lavorando a definire la parte idraulica», fa sapere Pantuso. Nel cronoprogramma dei lavori ci sono già due date importanti aperte al pubblico.
«La fontana verrà svelata per la prima volta alla città il 23 luglio prossimo, data di morte dell'autore del Gattopardo e una seconda volta, a opera finita, il 23 dicembre 2025, data di nascita dello scrittore», conclude l'architetto.
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